Dazi di Trump: Pechino critica, ma con toni pacati, parlando di danno al commercio globale
Pechino risponde con moderazione ai dazi di Trump: solo il 15% su alcune importazioni USA
A poche ore dall'entrata in vigore dei nuovi dazi americani su merci cinesi, Pechino ha annunciato delle contromisure, ma con un approccio più cauto del previsto. Il Ministero del Commercio cinese ha comunicato che saranno imposte tariffe aggiuntive fino al 15% su alcune importazioni statunitensi, evitando una risposta generalizzata e massiccia che molti analisti si aspettavano. La decisione sembra voler evitare un'escalation del conflitto commerciale, pur mantenendo una posizione ferma di difesa degli interessi nazionali.
La scelta di Pechino di colpire solo specifiche categorie di prodotti importati dagli Stati Uniti, e non l'intera gamma di beni, suggerisce una strategia di negoziazione più attenta. Questo approccio potrebbe indicare una volontà di evitare una guerra commerciale su vasta scala, preferendo un confronto più mirato e focalizzato su punti specifici di controversia. Il portavoce del Ministero, in una dichiarazione ufficiale diffusa tramite il sito del Ministero del Commercio, ha ribadito che Washington sta danneggiando il commercio mondiale con le sue politiche protezionistiche, inducendo un clima di incertezza e instabilità nei mercati internazionali.
Le tariffe cinesi, applicate con un'aliquota massima del 15%, colpiranno settori specifici, ancora non completamente dettagliati. Le autorità cinesi hanno promesso maggiore chiarezza nei prossimi giorni, specificando l'elenco completo dei prodotti interessati dalla nuova imposizione. Questa strategia selettiva potrebbe essere interpretata come un segnale di apertura al dialogo, un tentativo di contenere le tensioni e di creare spazio per possibili futuri accordi commerciali.
L'amministrazione Trump, d'altro canto, ha giustificato i suoi dazi con la necessità di proteggere l'industria americana dalla concorrenza sleale cinese, accusando Pechino di pratiche commerciali inique. Questa vicenda dimostra, ancora una volta, la complessità delle relazioni commerciali tra le due maggiori potenze economiche mondiali, e l'impatto significativo che le loro decisioni hanno sul resto del globo. La situazione rimane fluida e richiede un attento monitoraggio per comprendere l'evoluzione delle contromisure e le possibili ripercussioni a livello globale.
Resta da vedere quale sarà la reazione di Washington a questa risposta cinese più contenuta del previsto. La possibilità di una de-escalation o di una ulteriore intensificazione del conflitto commerciale resta aperta, condizionando fortemente le prospettive dell'economia mondiale.
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