Tensioni sull'Ucraina: Meloni risponde a Macron, Zelensky in bilico?
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Vertice di Londra: Tensioni sull'Ucraina, Meloni e il ruolo chiave degli USA
Londra – Il recente vertice a Londra ha lasciato intravedere tensioni sotterranee e strategie diplomatiche complesse, con l'Ucraina al centro delle discussioni. Sebbene la facciata mostrasse unità, dietro le quinte si sono consumate partite importanti, con l'Italia in una posizione delicata ma potenzialmente influente.
Il ruolo degli Stati Uniti si è confermato fondamentale. La fermezza americana nel sostegno all'Ucraina ha fatto da collante, ma ha anche evidenziato le diverse sensibilità europee. Fonti vicine al dossier riferiscono di un'atmosfera tesa tra alcuni leader, in particolare tra Meloni e Macron. Si parla di una possibile "vendetta" diplomatica da parte del Presidente del Consiglio italiano, in risposta a presunte iniziative unilaterali francesi. La natura esatta di questa "vendetta" resta avvolta nel mistero, ma si ipotizza un rafforzamento dell'asse con i paesi dell'Est Europa, tradizionalmente più vicini alla linea dura nei confronti della Russia.
Un elemento di incertezza è rappresentato dalla figura di Zelensky. Crescono le voci, sebbene non confermate, su un possibile "passo indietro" del leader ucraino. Le ragioni sarebbero legate alla difficoltà di mantenere un fronte interno coeso e alle crescenti pressioni internazionali per una soluzione negoziata. Un cambiamento al vertice ucraino potrebbe rimescolare le carte in tavola e aprire nuovi scenari diplomatici.
L'Italia, pur nel suo ruolo di mediatore, si trova a dover navigare in acque agitate. La posizione atlantista di Meloni è chiara, ma la premier deve tenere conto anche delle istanze di un'opinione pubblica interna divisa sulla questione ucraina.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se il vertice di Londra avrà portato a un rafforzamento della coesione occidentale o se, al contrario, avrà accentuato le fratture esistenti.
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