**Kiev, la grana Trump-Zelensky infiamma l'America: ondata di sdegno contro Vance, accusato di filorusso.**

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Vicepresidente costretto a fuga sugli sci: "Traditore! Vai a sciare in Russia"

Un fine settimana sulla neve si è trasformato in un incubo per il vicepresidente, costretto a cambiare location all'ultimo minuto a causa di proteste legate alla sua posizione sulla guerra in Ucraina e alle recenti tensioni tra Stati Uniti e Ucraina.

Secondo fonti vicine al vicepresidente, che ha trascorso due giorni sugli sci con la moglie Usha e i loro tre figli, la decisione di spostarsi in un resort diverso è stata presa "esclusivamente per ragioni di sicurezza". Manifestanti, armati di striscioni e cartelli, lo attendevano all'esterno del resort originariamente scelto, scandendo slogan come "Traditore!" e "Vai a sciare in Russia!".

Le proteste sembrano essere una diretta conseguenza del clima politico teso, alimentato dal crescente scetticismo di una parte dell'opinione pubblica statunitense verso il sostegno incondizionato all'Ucraina e dalle accuse, mosse soprattutto da ambienti vicini a Donald Trump, di una gestione opaca dei fondi destinati al paese in guerra. La scelta di Vance di non prendere una posizione netta a favore di ulteriori aiuti a Kiev ha scatenato l'ira dei manifestanti.

La sicurezza del vicepresidente e della sua famiglia è stata la priorità assoluta. L'episodio evidenzia la polarizzazione crescente della società americana, con ripercussioni anche sulla vita privata delle figure istituzionali. Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sulla nuova location sciistica per motivi di sicurezza. La polemica, tuttavia, è tutt'altro che spenta e promette di infiammare ulteriormente il dibattito politico nei prossimi giorni. Le immagini delle proteste, diffuse sui social media, stanno già facendo il giro del web, alimentando ulteriori reazioni.

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(03-03-2025 07:59)