Gaza, stretta di Netanyahu: "Basta regali". Hamas silura la proposta di Biden.
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Netanyahu stringe la morsa su Gaza: "Finiti i pranzi gratis", mentre la tregua vacilla
La condanna internazionale si fa sempre più pressante, ma la situazione a Gaza precipita. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato un blocco degli aiuti diretti all'enclave palestinese, affermando con toni perentori: "Finiti i pranzi gratis. Non possiamo continuare a fornire assistenza mentre Hamas continua a trattenere ostaggi e a lanciare attacchi."
La decisione ha scatenato immediate reazioni da parte di diverse organizzazioni umanitarie, che denunciano il rischio di una catastrofe umanitaria senza precedenti. Le scorte di cibo e medicinali sono già al limite e il blocco rischia di affamare ulteriormente la popolazione civile, già stremata da mesi di conflitto.
Parallelamente, Hamas ha respinto l'ultima proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti, definendola insufficiente. Un portavoce del gruppo ha dichiarato: "La proposta non garantisce un cessate il fuoco permanente e non prevede un ritiro completo delle forze israeliane da Gaza."
Questo rifiuto complica ulteriormente gli sforzi diplomatici in corso per raggiungere un accordo che possa porre fine alle ostilità. La comunità internazionale esprime profonda preoccupazione per la crescente fragilità della sospensione del conflitto e lancia appelli urgenti a entrambe le parti affinché riprendano il dialogo. Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato e di un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza, sottolineando che "la situazione è insostenibile e richiede una soluzione politica urgente."
Le prossime ore saranno decisive per capire se vi sono ancora margini di manovra per evitare un'escalation del conflitto e per garantire un futuro di pace e sicurezza per la regione. La posta in gioco è altissima e il tempo stringe.```
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