Guerra tariffaria Trump: colpiti anche i prodotti agricoli di Cina, Canada e Messico

Guerra commerciale: Trump alza i dazi su Cina, Canada e Messico

La Casa Bianca scatena una nuova offensiva tariffaria a partire dal 2 aprile, colpendo duramente Cina, Canada e Messico. L'amministrazione Trump ha annunciato un aumento significativo delle tariffe su una vasta gamma di prodotti, inasprendo ulteriormente le tensioni commerciali globali. Per la Cina, si passa da un dazio del 10% a uno del 20% su centinaia di miliardi di dollari di merci. Una decisione che, secondo le dichiarazioni ufficiali, mira a contrastare le pratiche commerciali "svantaggiose" di Pechino.

Il Canada, a sua volta, non è rimasto a guardare. Ottawa ha annunciato controdazi per un valore di 155 miliardi di dollari in risposta alle nuove misure statunitensi. La risposta canadese, prontamente annunciata dal Primo Ministro Trudeau, evidenzia la crescente preoccupazione per l'escalation della guerra commerciale innescata dalle decisioni dell'amministrazione Trump. Le misure punitive canadesi mirano a colpire settori specifici dell'economia americana, in un'escalation che rischia di avere conseguenze devastanti per l'economia globale.

Non risparmiati nemmeno i prodotti agricoli. Nel mirino di Trump sono finiti anche i prodotti agricoli provenienti da Cina, Canada e Messico, un aspetto che desta particolare preoccupazione per le comunità rurali coinvolte. L'aumento delle tariffe sui prodotti agricoli potrebbe avere un impatto devastante sui prezzi e sulla capacità di esportazione, con conseguenti ripercussioni negative sull'occupazione e sulla stabilità economica di questi settori.

L'entrata in vigore delle nuove tariffe, fissata per il 2 aprile, rappresenta un'ulteriore svolta nella guerra commerciale. L'amministrazione Trump definisce queste misure necessarie per proteggere l'industria americana dalla concorrenza sleale. Tuttavia, molti analisti temono che questa escalation tariffaria possa avere conseguenze imprevedibili sull'economia globale, innescando una spirale di ritorsioni che potrebbero portare a una recessione. La comunità internazionale osserva con apprensione questa nuova fase di conflitto, sperando in una rapida de-escalation e nel ritorno al dialogo per una risoluzione pacifica della controversia.

La situazione rimane estremamente fluida e la comunità internazionale attende con ansia ulteriori sviluppi e possibili reazioni da parte dei paesi coinvolti. Le conseguenze di questa escalation tariffaria sono ancora tutte da definire, ma l'incertezza regna sovrana sui mercati finanziari.

(03-03-2025 20:09)