Guerra Ucraina: Zelensky apre a dimissioni con ingresso nella NATO, poi annuncia la ricandidatura.
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Clamoroso dietrofront USA: Saltano gli Accordi sui Minerali, Trump Minaccia Kiev
Londra, 15 giugno 2024 - Il giorno dopo il vertice di Londra, una doccia fredda investe le speranze di cooperazione internazionale in materia di approvvigionamento di minerali critici. Fonti vicine all'amministrazione statunitense rivelano che l'intesa sui minerali, considerata cruciale per diversificare le catene di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Cina, non è più sul tavolo. Le motivazioni, al momento, restano avvolte nel riserbo, ma si ipotizzano forti pressioni interne e divergenze strategiche tra i partner coinvolti.
Parallelamente, la situazione in Ucraina rimane al centro dell'attenzione. L'ex Presidente Donald Trump, in una recente apparizione pubblica, ha paventato la possibilità di uno stop agli aiuti militari a Kiev, una mossa che, se confermata, potrebbe avere conseguenze devastanti per le forze ucraine impegnate nel conflitto con la Russia. La Casa Bianca non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, alimentando un clima di incertezza e preoccupazione.
Nel frattempo, il Presidente ucraino Zelensky ha rilasciato dichiarazioni a sorpresa durante un'intervista televisiva. "Mi dimetterò se Kiev entrerà nella NATO, ma mi ricandido", ha affermato Zelensky, una posizione che ha scatenato un acceso dibattito politico sia in Ucraina che all'estero. Questa affermazione sembra voler bilanciare l'aspirazione all'integrazione euro-atlantica con la necessità di preservare l'unità nazionale e scongiurare ulteriori divisioni interne.
La combinazione di questi eventi - il dietrofront USA sui minerali, la minaccia di Trump agli aiuti a Kiev e le controverse dichiarazioni di Zelensky - delinea un quadro geopolitico complesso e in rapida evoluzione, in cui le alleanze si sfaldano e le strategie vengono rimesse in discussione.
Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime ore.
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