Guerra Ucraina: Macron e Starmer per una tregua di 30 giorni

Vertice Londra: Divisioni sull'Ucraina, Meloni critica l'invio di truppe europee

Londra – Si è concluso a Londra il vertice dedicato alla difesa comune europea e alla sicurezza dell'Ucraina, lasciando in eredità più dubbi che certezze. Le dichiarazioni rilasciate dai leader coinvolti hanno evidenziato profonde divergenze sull'approccio da adottare nei confronti del conflitto.Il premier italiano Giorgia Meloni ha espresso la sua perplessità riguardo all'invio di truppe europee in Ucraina, dichiarando: “Resto perplessa sull’invio di truppe europee.” La dichiarazione, rilasciata al termine dei lavori, ha sottolineato la necessità di un approccio cauto e ponderato, focalizzato sul sostegno economico e militare, ma evitando un coinvolgimento diretto delle forze armate europee sul campo. La posizione di Meloni riflette le preoccupazioni di molti stati membri riguardo all'escalation del conflitto e alle implicazioni geopolitiche di un'azione militare europea diretta.Di tutt'altro avviso la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha lanciato un appello per un massiccio riarmo dell'Unione Europea. Con un linguaggio forte e deciso, Von der Leyen ha affermato: “Riarmiamo la Ue. Ucraina sia un porcospino d’acciaio.” Le sue parole evidenziano la necessità di rafforzare le capacità difensive dell'UE per affrontare le sfide crescenti alla sicurezza del continente. L'obiettivo, secondo la Von der Leyen, è quello di fornire all'Ucraina gli strumenti necessari per difendersi efficacemente dall'aggressione russa.Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha invece annunciato un importante investimento per la difesa aerea ucraina, impegnando 2 miliardi di sterline per l'acquisto di sistemi missilistici avanzati. Quest'annuncio si inserisce nel più ampio impegno del Regno Unito a sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro l'invasione russa.Nel corso del vertice, il presidente francese Emmanuel Macron e il leader laburista Keir Starmer hanno proposto una tregua di un mese come possibile via d'uscita dal conflitto. La proposta, tuttavia, non ha trovato immediato consenso tra tutti i partecipanti, evidenziando le profonde divisioni sull'approccio strategico da adottare. La strada verso una soluzione pacifica appare ancora lunga e tortuosa, con le posizioni dei diversi leader europei che rimangono profondamente divergenti. La situazione richiede un dialogo costante e un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti per evitare un'ulteriore escalation del conflitto.

L'evolversi della situazione in Ucraina richiede un monitoraggio costante.

(02-03-2025 23:38)