Ecco un titolo riformulato: **Europa unita al fianco di Zelensky per una pace equa.**

```html

Europa Compatta (Quasi): Sostegno Unanime a Kiev, Orban Solitario Chiede Negoziati con Mosca

Bruxelles, [Data odierna] - In un momento di cruciale importanza per il futuro dell'Ucraina e dell'Europa, i principali leader europei hanno espresso un sostegno quasi unanime a Kiev, ribadendo l'impegno a continuare a lavorare con il Presidente Zelensky per una "pace giusta".

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha sottolineato l'importanza di mantenere alta la pressione sulla Russia e di fornire all'Ucraina tutto il supporto necessario per difendersi. Analoga posizione è stata espressa da Donald Tusk, Presidente del Consiglio Europeo, e dal Presidente francese Emmanuel Macron, che hanno ribadito la condanna ferma dell'aggressione russa.

Anche il Premier spagnolo Pedro Sanchez e il leader della CDU tedesca, Friedrich Merz, si sono schierati apertamente con Kiev, evidenziando la necessità di un fronte europeo compatto contro la Russia.

Tuttavia, in questo quadro di unità, emerge una voce discordante: quella del Premier ungherese Viktor Orban, che ha invocato l'avvio di negoziati diretti tra l'Unione Europea e Mosca. Una posizione che rischia di incrinare la coesione europea e di indebolire il sostegno a Kiev.

In risposta alle affermazioni di Orban, il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha lanciato un appello all'unità: "Non dividiamoci, saremmo tutti più deboli". Il Premier ha sottolineato l'importanza di mantenere una linea comune e di evitare divisioni che potrebbero avvantaggiare la Russia.

La posizione di Orban pone un interrogativo cruciale sul futuro della politica europea nei confronti della guerra in Ucraina. Riuscirà l'UE a mantenere un fronte unito, nonostante le divergenze interne, oppure la voce isolata dell'Ungheria rischierà di minare la solidarietà europea? La risposta a questa domanda determinerà il futuro del continente.

```

(01-03-2025 16:55)