Ecco un titolo riformulato: **"Solo inglese negli USA? Trump ribalta l'era Clinton con un decreto."**

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Trump: "In America si parla inglese". Ordine Esecutivo nel Mirino, Ritorno al Passato?

Washington, D.C. - L'ex Presidente Donald Trump torna a far discutere con dichiarazioni che infiammano il dibattito sulla politica linguistica negli Stati Uniti. Durante un recente comizio, Trump ha ribadito con forza che "in America si parla inglese", suscitando reazioni contrastanti tra i suoi sostenitori e oppositori.

Il focus si concentra ora su un possibile ordine esecutivo, evocato da ambienti vicini all'ex Presidente, che andrebbe a sconfessare o a modificare politiche introdotte durante l'amministrazione Clinton, considerate troppo permissive nei confronti delle lingue diverse dall'inglese. Si parla di una revisione delle normative sull'istruzione bilingue e sui servizi pubblici offerti in diverse lingue.

Fonti vicine all'entourage di Trump sostengono che l'obiettivo sia quello di rafforzare l'identità nazionale e promuovere l'assimilazione dei nuovi immigrati. Tuttavia, le critiche non si sono fatte attendere. Numerose associazioni per i diritti civili denunciano una mossa che definiscono "discriminatoria" e "divisiva", sottolineando il contributo fondamentale delle diverse culture e lingue alla ricchezza del paese.

La questione linguistica è da sempre un tema sensibile negli Stati Uniti, un paese caratterizzato da una forte immigrazione e da una grande diversità culturale. Un eventuale ordine esecutivo di Trump potrebbe riaprire ferite profonde e polarizzare ulteriormente l'opinione pubblica. Resta da vedere se e come questa proposta si concretizzerà e quali saranno le sue conseguenze a lungo termine sulla società americana.

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(02-03-2025 09:12)