Ecco un titolo riformulato: **Ritorno al nucleare: Fratin fissa il 2030 e annuncia l'imminente iter parlamentare.**

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Nucleare: Fratin annuncia, "Operativo in Italia entro il 2030". La legge delega in Parlamento la prossima settimana

Roma - La questione del nucleare torna prepotentemente al centro del dibattito politico italiano. Gilberto Fratin, figura di spicco nel panorama energetico nazionale, ha rilasciato dichiarazioni che segnano una potenziale svolta per il futuro energetico del Paese.

Secondo quanto affermato da Fratin, l'obiettivo è rendere operativa una centrale nucleare in Italia entro il 2030. Un'ambiziosa roadmap che, a suo dire, prenderà il via già la prossima settimana con l'invio della legge delega alle Camere.

"Stiamo lavorando intensamente per definire un quadro normativo solido e moderno che consenta all'Italia di tornare a competere nel settore nucleare," ha spiegato Fratin. "La legge delega rappresenta un passo fondamentale in questa direzione, delineando le competenze, le responsabilità e le procedure necessarie per la costruzione e la gestione di centrali nucleari di nuova generazione."

Le parole di Fratin aprono un ventaglio di interrogativi e prospettive. Da un lato, la necessità di diversificare le fonti energetiche e ridurre la dipendenza dall'estero. Dall'altro, le preoccupazioni legate alla sicurezza e alla gestione delle scorie radioattive.

Il dibattito si preannuncia acceso. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l'Italia imboccherà definitivamente la strada del ritorno al nucleare. Resta da vedere come si schiereranno le diverse forze politiche e quali saranno le reazioni dell'opinione pubblica. La partita è aperta.

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(01-03-2025 10:24)