Scomparso Boris Spasskij, genio degli scacchi e decimo iridato.

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Addio a Boris Spasskij, Re degli Scacchi e Simbolo di un'Epoca

Il mondo degli scacchi è in lutto: è scomparso Boris Spasskij, decimo campione del mondo. Il grande maestro russo, nato a Leningrado nel 1937, si è spento all'età di 86 anni, lasciando un'eredità indelebile nel panorama scacchistico mondiale.
Spasskij ha dominato la scena internazionale per oltre un decennio, raggiungendo l'apice della sua carriera nel 1969, quando conquistò il titolo mondiale sconfiggendo Tigran Petrosjan.
Mantenne la corona per tre anni, prima di cederla, in un match che ha segnato la storia, all'americano Bobby Fischer.

Otto volte medaglia d'oro alle Olimpiadi degli scacchi, Spasskij era noto per il suo stile di gioco universale e la sua profonda comprensione strategica.
Ma è soprattutto il suo incontro del 1972 a Reykjavik contro Fischer che lo ha consegnato alla leggenda.
Un match non solo sportivo, ma anche politico, che si consumò in piena Guerra Fredda e che vide contrapposti due simboli delle rispettive superpotenze.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio tra gli appassionati di scacchi di tutto il mondo. Spasskij non era solo un campione, ma anche un personaggio carismatico e controverso, che ha saputo incarnare lo spirito di un'epoca.
La sua figura rimane un punto di riferimento per le future generazioni di scacchisti.
Un omaggio a Spasskij è stato pubblicato sul sito della FIDE (Federazione Internazionale degli Scacchi): FIDE - Boris Spassky.
Il suo contributo agli scacchi rimarrà immortale.

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(27-02-2025 20:00)