Quanto è impervia la strada euroatlantica?
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Il Punto di Folli, 28 Febbraio 2025: Com’è stretta la via euroatlantica
La situazione geopolitica si fa sempre più complessa, e la via euroatlantica, storicamente un pilastro della politica estera italiana, appare oggi irta di ostacoli. Le recenti tensioni internazionali, in particolare il protrarsi del conflitto in Ucraina e le sue conseguenze economiche, mettono a dura prova la solidità dell'alleanza."Dobbiamo ripensare il nostro ruolo nel contesto internazionale," ha dichiarato ieri il Ministro degli Esteri durante un incontro a Bruxelles. "Non possiamo più dare per scontato un mondo unipolare. Serve un approccio più pragmatico e una maggiore attenzione agli interessi nazionali." Le sue parole riflettono un crescente dibattito all'interno del governo italiano sulla necessità di bilanciare gli impegni atlantici con una politica estera più autonoma e focalizzata sulle sfide interne.
Un nodo cruciale rimane la questione energetica. La dipendenza dal gas russo, sebbene ridotta negli ultimi mesi, continua a pesare sull'economia italiana e a limitare la flessibilità politica del Paese. Le alternative, come il gasdotto transadriatico, presentano sfide logistiche e geopolitiche non trascurabili.
Le elezioni europee di quest'anno potrebbero segnare un punto di svolta. L'ascesa di movimenti populisti e sovranisti in diversi Paesi membri dell'UE rischia di indebolire ulteriormente la coesione interna e di mettere in discussione i principi fondamentali dell'integrazione europea. La tenuta dell'euro e la gestione dei flussi migratori rappresentano ulteriori fonti di tensione.
In questo scenario, l'Italia si trova di fronte a un bivio: rafforzare il legame transatlantico, magari con un maggiore impegno nella NATO, oppure cercare nuove alleanze e percorrere una via più indipendente, guardando a Est e al Mediterraneo. La scelta, tutt'altro che semplice, avrà conseguenze profonde per il futuro del Paese.```
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