Ecco un'opzione: **"Starmer dribbla Trump, ma Buckingham Palace reclama la sua attenzione"**
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Starmer Scampa i Dazi di Trump, Ma Deve Aprire ai Windsor
Sir Keir Starmer, leader del partito laburista britannico, sembra aver evitato per un pelo le potenziali turbolenze economiche derivanti da una possibile seconda presidenza Trump e dall'introduzione di dazi commerciali punitivi. L'attenzione, però, si sposta ora su un altro fronte, potenzialmente altrettanto delicato: l'apertura (seppur simbolica) di alcune residenze reali al pubblico.
La strategia di Starmer, volta a presentare un'immagine di continuità e affidabilità nei rapporti internazionali, sembra aver dato i suoi frutti, almeno per ora. Le dichiarazioni, spesso controverse, di Trump durante la campagna elettorale avevano infatti sollevato timori concreti nel mondo imprenditoriale britannico, preoccupato per un possibile blocco degli scambi commerciali.
Il "compromesso" che sembra essersi delineato prevede, tuttavia, un gesto verso la Royal Family. Fonti vicine al partito laburista suggeriscono che, in cambio di un sostegno discreto, il partito potrebbe appoggiare l'apertura parziale al pubblico di alcune proprietà reali meno utilizzate. L'obiettivo è incrementare il turismo e generare entrate per la manutenzione dei siti storici. Questa mossa strategica di Starmer potrebbe placare le critiche provenienti da settori conservatori, tradizionalmente legati alla monarchia, dimostrando un approccio pragmatico alla gestione del patrimonio nazionale.
La questione, ovviamente, è tutt'altro che risolta. Resta da vedere quali proprietà saranno effettivamente coinvolte e quali saranno le modalità di accesso per i visitatori. Le trattative, che si svolgono nel massimo riserbo, promettono scintille.
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