**"Con Jalta cala il sipario, nasce un'era di tensione."**

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Jalta, un'eco nel presente: Impegno democratico e ombre di una nuova divisione

Il vento della storia soffia impetuoso, e le decisioni prese a Jalta continuano a risuonare, seppur con nuove sfumature, nel panorama geopolitico attuale. A distanza di decenni, l'eco dell'impegno solenne assunto dai cosiddetti "Tre Grandi" – Roosevelt, Churchill e Stalin – per un'Europa ricostruita su principi democratici e di autodeterminazione, si confronta oggi con una realtà complessa e frammentata.

La promessa di un ordine post-bellico fondato sulla libertà e sulla cooperazione sembra scontrarsi con le crescenti tensioni internazionali. L'invasione dell'Ucraina, in particolare, ha riacceso il dibattito sulla tenuta degli equilibri europei e sulla capacità delle istituzioni internazionali di garantire la pace e la sicurezza. Il conflitto ha evidenziato una profonda frattura tra le potenze occidentali e la Russia, richiamando alla mente le dinamiche della Guerra Fredda, un periodo storico che si è aperto proprio all'indomani di Jalta.

Il Presidente americano Joe Biden, riprendendo un tema caro all'amministrazione Roosevelt, ha più volte ribadito l'importanza di un ordine internazionale basato su regole e sul rispetto della sovranità nazionale. Questo concetto, tuttavia, si scontra con le azioni di attori statali e non statali che, spesso in nome di interessi particolari, minacciano la stabilità globale. L'Unione Europea, erede di quel progetto di integrazione continentale auspicato a Jalta, si trova oggi a fronteggiare sfide inedite: la crisi energetica, l'inflazione e l'aumento delle spese militari mettono a dura prova la coesione interna e la sua capacità di agire come attore unitario sulla scena internazionale.

Il ricordo di Jalta, quindi, non è solo un esercizio di memoria storica, ma un monito per il presente. La necessità di un dialogo costruttivo tra le potenze, di un impegno concreto per la difesa dei diritti umani e della democrazia, e di una gestione pacifica delle controversie internazionali, resta più che mai attuale. L'eredità di Jalta ci impone di vigilare affinché le ombre di una nuova divisione non oscurino il futuro dell'Europa e del mondo.

Ulteriori approfondimenti: Parlamento Europeo; NATO

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(28-02-2025 01:00)