Saman, il delitto: la madre Nazia compare in tribunale.

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Bologna, riapre il processo per l'omicidio di Saman Abbas: tensione in aula

È iniziato oggi, presso il tribunale di Bologna, il processo di secondo grado per l'efferato omicidio di Saman Abbas, la giovane pakistana scomparsa e ritrovata senza vita. L'attenzione è massima, con i genitori della vittima, ritenuti i mandanti del delitto, nuovamente al centro del dibattimento.


In aula, oltre al padre Shabbar Abbas, sono presenti anche i due cugini e lo zio Danish Hasnain, quest'ultimo già condannato in primo grado a 14 anni di reclusione. Una presenza particolarmente significativa è quella di Nazia, la madre di Saman, che partecipa per la prima volta al processo, segnando un momento emotivamente intenso.


La richiesta di accesso alle telecamere da parte dei media è stata respinta, mantenendo così un clima di riserbo all'interno dell'aula. La decisione, contestata da alcune testate, mira a preservare la delicatezza del procedimento e il rispetto per le persone coinvolte. L'avvocato difensore si è detto soddisfatto della decisione del tribunale, sottolineando l'importanza di un processo sereno e senza eccessive pressioni mediatiche.


Il processo si preannuncia lungo e complesso, con numerose testimonianze e perizie attese. L'obiettivo principale è accertare definitivamente le responsabilità di tutti gli imputati e fare piena luce su una vicenda che ha scosso profondamente l'opinione pubblica. Si prevede che la sentenza di secondo grado possa arrivare nei prossimi mesi.


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(27-02-2025 18:00)