Guerra in Ucraina: appello di Starmer a Trump per un fronte unito, il Cremlino irremovibile.
Scacco diplomatico: Blinken non riceve Kallas, tensioni crescenti su Ucraina
Un'imprevista cancellazione all'ultimo minuto ha scosso le relazioni tra Stati Uniti ed Europa. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha annullato l'incontro previsto con l'Alta rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri, Kaja Kallas, a causa di "problemi di programmazione" improvvisi. La notizia, diffusa ieri, ha sollevato interrogativi sulle reali motivazioni dietro questa decisione, alimentando speculazioni su possibili tensioni sotterranee tra Washington e Bruxelles in merito alla gestione del conflitto ucraino.La coincidenza temporale con le crescenti preoccupazioni sulla controffensiva ucraina e le divergenze sulle strategie di sostegno a Kiev, rende la vicenda ancora più delicata. La cancellazione dell'incontro, nonostante sia stata giustificata con vaghi "problemi di programmazione", potrebbe segnalare una mancanza di coordinamento o, addirittura, un disaccordo strategico tra i due alleati. Si attende una chiarificazione ufficiale da parte del Dipartimento di Stato americano.
Intanto, sul fronte politico, la situazione rimane tesa. Il leader laburista britannico Keir Starmer ha lanciato un appello all'unità transatlantica, sottolineando la necessità di una stretta collaborazione tra Stati Uniti e Regno Unito di fronte alle crescenti minacce globali. Parlando a margine di un evento a Washington, Starmer ha affermato: "Il mondo è un posto pericoloso. Abbiamo bisogno degli Stati Uniti al nostro fianco, e dobbiamo lavorare insieme per affrontare le sfide che ci attendono". Le sue parole fanno eco alle preoccupazioni espresse da diversi leader europei, che sottolineano l'importanza di un fronte unito contro le aggressioni russe e le altre minacce alla sicurezza internazionale.
Dal Cremlino, intanto, arriva un messaggio intransigente: "Sui territori occupati non trattiamo". Questa dichiarazione, rilasciata da un portavoce del governo russo, ribadisce la posizione inflessibile di Mosca sul conflitto in Ucraina e chiude di fatto qualsiasi possibilità di negoziati su una pace che includa il riconoscimento delle annesse regioni ucraine. La rigidità della posizione russa complica ulteriormente gli sforzi diplomatici già gravati dalle tensioni tra Stati Uniti ed Europa. Il futuro delle relazioni transatlantiche e le prospettive di una soluzione diplomatica per il conflitto ucraino rimangono quindi incerte e cariche di elevata tensione.
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