Crosetto contro l'invio di armi: "Non si tratta di fax"
Crosetto contro l'Europa: "Creanza e rispetto, non fax militari"
Guido Crosetto, Ministro della Difesa italiano, ha sferzato duramente l'atteggiamento di alcuni paesi europei riguardo all'invio di aiuti militari all'Ucraina. Le sue parole, pronunciate in un contesto di crescente tensione internazionale, rappresentano un segnale forte e chiaro, soprattutto rivolto a Parigi.
"Se si parla a nome dell'Europa - ha tuonato Crosetto - bisognerebbe avere la creanza di confrontarsi con le altre nazioni prima di prendere decisioni che hanno impatto su tutti." Il riferimento è implicito, ma inequivocabile: la gestione degli aiuti militari all'Ucraina necessita di una maggiore concertazione e di un approccio più rispettoso delle diverse sensibilità nazionali. Non si tratta, ha sottolineato il Ministro, di inviare equipaggiamenti militari "come fax", con leggerezza e senza un'adeguata valutazione delle conseguenze.
La frase, "I militari non si inviano come fax", è diventata virale sui social media, sottolineando la frustrazione del Ministro di fronte a quello che percepisce come un approccio unilaterale e poco trasparente da parte di alcuni partner europei. La posizione di Crosetto riflette una crescente preoccupazione in Italia riguardo alla gestione della crisi ucraina, con una richiesta di maggiore chiarezza e coordinamento all'interno dell'Unione Europea.
La critica, velata ma evidente, è indirizzata soprattutto a Emmanuel Macron. Le diverse posizioni di Roma e Parigi sulla fornitura di armi all'Ucraina sono ormai note e hanno generato più di una frizione diplomatica. Crosetto, con la sua dichiarazione, ha voluto ribadire con forza la necessità di un'azione europea concertata e rispettosa delle diverse posizioni nazionali, abbandonando l'approccio, a suo avviso, troppo individualistico di alcuni leader europei.
"La solidarietà con l'Ucraina è fondamentale - ha aggiunto Crosetto - ma deve essere accompagnata da una responsabile valutazione strategica e da un dialogo continuo tra gli alleati." Il Ministro ha ribadito l'impegno italiano a sostegno di Kiev, ma ha anche sottolineato l'importanza di evitare azioni impulsive che potrebbero compromettere gli equilibri strategici europei e internazionali.
L'episodio evidenzia le tensioni sotterranee che attraversano l'Unione Europea riguardo alla guerra in Ucraina. Le parole di Crosetto aprono un dibattito cruciale sul ruolo dell'Italia e sull'importanza di una maggiore coesione e trasparenza nell'azione comune a sostegno dell'Ucraina. La sfida è quella di mantenere una posizione unita di fronte all'aggressione russa, senza sacrificare il dialogo e il rispetto reciproco tra i membri dell'Unione Europea.
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