Successo dello sciopero Anm: adesione all'80%, Carofiglio chiama al dialogo.
Roma: Cinema Adriano gremito per il No alla separazione delle carriere magistratuali
Roma, - Una sala gremita, un'adesione allo sciopero quasi all'80%: questo il bilancio positivo, secondo l'Anm, della giornata di iniziative organizzate oggi a Roma contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle cartiche tra magistrati requirenti e giudicanti. L'evento clou si è svolto al Cinema Adriano, dove il segretario dell'Associazione Nazionale Magistrati, Rocco Maruotti, ha illustrato le ragioni dell'opposizione al ddl.
"Un successo inaspettato", ha commentato Maruotti al termine dell'incontro, evidenziando la forte partecipazione di magistrati provenienti da tutta Italia. "La presenza numerosa dimostra la preoccupazione diffusa per le conseguenze negative che questa riforma potrebbe avere sull'indipendenza della magistratura e sull'efficacia della giustizia italiana."
La giornata di mobilitazione, che ha visto momenti di confronto e dibattito, è stata caratterizzata da un forte senso di unità tra i partecipanti. Maruotti ha sottolineato l'importanza della partecipazione attiva di tutti i cittadini nella difesa della giustizia, invitando a un'ampia discussione pubblica sul tema.
Anche lo scrittore e avvocato Gianrico Carofiglio ha partecipato all'iniziativa, lanciando un appello alla mobilitazione generale: "Dobbiamo parlare a tutti, coinvolgere l'opinione pubblica, spiegare perché questa riforma è pericolosa per il futuro del nostro Paese." Carofiglio ha ribadito la necessità di un dialogo ampio e inclusivo, coinvolgendo non solo gli addetti ai lavori ma anche i cittadini, per garantire la trasparenza e l'efficacia del sistema giudiziario.
L'atmosfera al Cinema Adriano è stata carica di tensione, ma anche di determinazione. La forte partecipazione ha dimostrato la preoccupazione crescente per il futuro dell'indipendenza della magistratura italiana. L'Anm si prepara ora a intensificare la sua campagna informativa, nell'auspicio di ottenere un ripensamento sulla controversa riforma costituzionale.
La lotta per l'indipendenza della magistratura continua.
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