Sciopero magistrati: difesa della Costituzione, non delle caste (Anm)
Sciopero Magistrati: La sfida al Governo Meloni
Lo scontro tra Governo e magistratura si fa sempre più acceso. Oggi è una giornata cruciale, segnata da uno sciopero nazionale dei magistrati in risposta all'accelerazione del Governo Meloni sulla riforma della separazione delle carriere. L'adesione allo sciopero, stimata intorno all'80%, dimostra una forte unità di intenti tra le toghe, che lanciano un messaggio chiaro alla Premier: la difesa dell'indipendenza della giustizia è un principio non negoziabile.
La risposta all'iniziativa governativa è stata netta e decisa. Secondo Parodi, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM), questa mobilitazione rappresenta "una difesa della Costituzione, non di una casta". Le parole di Parodi sottolineano la gravità della situazione e la preoccupazione per le implicazioni che la riforma potrebbe avere sull'intero sistema giudiziario italiano.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Consiglio Superiore della Magistratura, ha cercato di stemperare gli animi, pur senza prendere posizione esplicita sulla riforma. Mattarella ha infatti auspicato "l'assicurazione della irrinunziabile indipendenza dell'ordine giudiziario" e ha esortato tutti a "contribuire alla serenità della vita istituzionale". Un appello alla responsabilità che, però, non sembra aver placato le proteste dei magistrati.
La situazione rimane tesa. Il futuro dell'indipendenza della magistratura italiana è appeso a un filo, mentre lo scontro tra il potere esecutivo e quello giudiziario continua a tenere banco nel dibattito politico nazionale. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere l'evoluzione di questa crisi istituzionale.
Per approfondimenti: Seguite gli aggiornamenti sulla situazione in tempo reale sui principali siti di informazione nazionale.
(