Salvini e la linea atlantica: crepe nel consenso dopo le polemiche Vannacci

L'addio dei Colonnelli: Filomeni, Spatara e Priolo abbandonano Vannacci

Un terremoto scuote il mondo dei reduci e degli opinionisti vicini a Generazione Identitaria. L'addio di tre figure di spicco, i Colonnelli Filomeni, Spatara e Priolo, dal progetto di Roberto Vannacci segna una profonda frattura all'interno del movimento. Le motivazioni, secondo indiscrezioni raccolte da fonti interne, sarebbero riconducibili a divergenze sia di natura politica che organizzativa.

Politica: La linea filo-americana e filo-israeliana di Matteo Salvini, fortemente sostenuta da alcuni settori del movimento, avrebbe creato malessere tra Filomeni, Spatara e Priolo. Si vocifera di un dissenso profondo rispetto a ciò che viene percepito come un'eccessiva sottomissione alle politiche internazionali di Washington e Gerusalemme, in contrasto con una visione più autonoma e critica del panorama geopolitico internazionale.
Fonti vicine ai tre Colonnelli parlano di una "deriva atlantista" che li avrebbe allontanati progressivamente dal progetto di Vannacci, un percorso considerato ormai incompatibile con le loro convinzioni.

Organizzazione: Oltre alle divergenze politiche, emergono anche problemi di natura organizzativa. Le fonti parlano di una gestione interna non sempre trasparente e di decisioni prese senza un adeguato confronto con i membri del gruppo. La mancanza di un percorso condiviso e la percezione di una leadership troppo centralizzata avrebbero contribuito ad alimentare il malcontento, sfociando infine nella decisione irrevocabile dell'addio.

La separazione di Filomeni, Spatara e Priolo rappresenta una significativa perdita per Vannacci. I tre Colonnelli, infatti, godevano di un'ampia popolarità all'interno del movimento e la loro uscita potrebbe indebolire considerevolmente la sua influenza. Resta da capire come Vannacci reagirà a questa defezione e quali saranno le conseguenze a lungo termine su questo movimento che, negli ultimi mesi, ha polarizzato l'attenzione del pubblico.

L'uscita di scena di queste figure chiave apre numerosi interrogativi sul futuro del progetto e sul suo possibile ridimensionamento. La vicenda mette in luce le fragilità interne di un movimento che, pur godendo di un certo seguito, deve affrontare sfide importanti sia sul piano politico che su quello organizzativo. Gli sviluppi di questa situazione saranno certamente oggetto di attento monitoraggio nei prossimi mesi.

L'eco di questa rottura si estende ben oltre il movimento stesso, sollevando domande sul ruolo dell'identitarismo italiano nel panorama politico attuale e sulla sua capacità di mantenere coesione e unità di fronte a sfide interne ed esterne.

(27-02-2025 11:31)