Pompei: ancora un'ombra di corruzione
R50/ Pompei: Un altro scandalo tra le rovine
Pompei, 19 Settembre 1995 - Un nuovo capitolo di inefficienza e presunta corruzione si apre oggi sulle già martoriate vestigia di Pompei. Il ritrovamento di un nuovo sito archeologico, designato R50, è stato oscurato da un’ondata di polemiche che rischiano di compromettere ulteriormente la conservazione di questo patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il reportage di questa mattina, frutto di un'indagine durata settimane, svela un quadro desolante: favoritismi nell'assegnazione degli appalti, tagli ai finanziamenti destinati alla ricerca e alla conservazione, e un'allarmante mancanza di trasparenza nelle procedure amministrative.
Testimonianze raccolte presso operai e archeologi, che preferiscono mantenere l'anonimato per paura di ritorsioni, dipingono un'immagine inquietante. Si parla di appalti assegnati a ditte con legami poco chiari con esponenti delle istituzioni locali, di materiali di scadente qualità utilizzati nei restauri e di una cronica mancanza di personale specializzato. La situazione appare tanto grave da far temere che gli scavi di R50, un sito che prometteva scoperte di inestimabile valore, vengano compromessi per sempre.
"È un vero disastro", afferma con amarezza un archeologo, da anni impegnato negli scavi di Pompei. "Anni di lavoro, di investimenti, vanno perduti a causa della negligenza e della corruzione. Sembra che Pompei sia destinata a morire un'altra volta, non per l'eruzione del Vesuvio, ma per l'incuria degli uomini".
La denuncia di queste irregolarità, supportata da documentazione fotografica e testimonianze, è stata presentata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Si attende ora l'apertura di un'inchiesta che faccia luce su questa vicenda e che porti alla responsabilizzazione di coloro che hanno contribuito al degrado di uno dei siti archeologici più importanti al mondo. La speranza è che questa volta le istituzioni intervengano con fermezza e determinazione, per evitare che Pompei, simbolo della storia e della cultura italiana, continui ad essere preda di speculazioni e malversazioni.
L'appello lanciato da numerosi esperti è quello di un immediato intervento per la salvaguardia di R50 e di tutto il sito archeologico di Pompei. Una petizione online link a una petizione (esempio) sta raccogliendo numerose firme a sostegno della richiesta di maggiore trasparenza e di un'efficace gestione dei fondi destinati alla tutela del patrimonio culturale. La battaglia per Pompei è appena iniziata.
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