L'ascesa americana preoccupa l'Europa: emarginazione e ruolo di Putin.
La mossa di Rubio e il riavvicinamento USA-Russia: l'Europa trema?
L'ombra di un nuovo ordine mondiale si profila all'orizzonte, mentre le relazioni internazionali vivono giorni di forte turbolenza. Ieri, la cancellazione dell'incontro tra il senatore Marco Rubio e l'Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha gettato un'ulteriore ombra di incertezza sul già fragile quadro geopolitico. La decisione del repubblicano americano, motivata da presunte preoccupazioni sulla politica estera dell'UE, lascia un vuoto significativo nel dialogo transatlantico e alimenta le preoccupazioni europee.
La situazione si complica ulteriormente con il riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia, avvenuto oggi a Istanbul. Un incontro inaspettato, che ha visto un rilancio dei rapporti diplomatici tra le due superpotenze, ha suscitato immediate reazioni a Bruxelles e nelle altre capitali europee. L'ipotesi di un nuovo asse Washington-Mosca, anche solo in ambito economico, alimenta timori di un progressivo isolamento dell'Europa nell'arena internazionale.
"Un nuovo G8 con Putin e noi in un angolo", afferma con preoccupazione una fonte diplomatica europea, sottolineando l'apprensione crescente per un possibile marginalizzazione del Vecchio Continente. Questa sensazione è ulteriormente rafforzata dalla percezione di una crescente competizione tra Stati Uniti e Cina, con l'Europa relegata a spettatore passivo. L'amministrazione Biden, con la sua strategia di "America First" in chiave economica, appare sempre più concentrata su interessi nazionali a scapito di una visione più integrata e multilaterale.
Il silenzio di Borrell sulla questione Rubio, unito alle dichiarazioni vaghe provenienti dalla Casa Bianca sul summit di Istanbul, alimentano un clima di incertezza. L'Europa, già alle prese con la guerra in Ucraina e le sue conseguenze economiche, si trova ora costretta a navigare in un mare agitato, senza un faro sicuro che indichi la rotta. La situazione richiede una risposta decisa e coordinata dall'Unione Europea, capace di riaffermare il suo ruolo geopolitico e di evitare di essere relegata a un ruolo marginale nel nuovo ordine mondiale che si sta delineando.
Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà la situazione. L'Europa dovrà dimostrare di saper difendere i propri interessi e costruire alleanze strategiche per non essere esclusa dalle decisioni che plasmeranno il futuro del mondo. La sfida è complessa e richiede una risposta altrettanto complessa e articolata.
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