L'ascesa americana preoccupa l'Europa: emarginazione e nuovo G8 con Putin.

La nuova Guerra Fredda? Rubio blocca Kallas, USA e Russia si avvicinano: l'Europa trema

Ieri, un'ennesima tegola per l'Unione Europea. Marco Rubio, influente senatore repubblicano, ha cancellato all'ultimo minuto l'incontro previsto con l'Alta rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri, Josep Borrell. La notizia, appresa con preoccupazione dalle cancellerie europee, arriva in un momento di grande tensione geopolitica, acuita dagli sviluppi di oggi ad Istanbul.

Oggi, infatti, Stati Uniti e Russia hanno riaperto un canale di comunicazione diplomatica a livello elevato, un segnale inequivocabile di un riavvicinamento che desta non poca preoccupazione a Bruxelles. L'incontro, avvenuto in un clima di ritrovata collaborazione, fa temere agli osservatori europei un possibile ritorno a una forma di bipolarismo internazionale, con gli Stati Uniti e la Russia a dettare l'agenda globale, lasciando l'Europa ai margini.

La preoccupazione è palpabile: la cancellazione dell'incontro con Rubio, già di per sé un brutto segnale di scarsa considerazione per l'UE, si unisce al timore di un nuovo assetto geopolitico che escluda il Vecchio Continente dalle decisioni cruciali. "Un nuovo G8 con Putin e noi relegati in un angolo", ha sussurrato un diplomatico europeo, riassumendo il pessimismo crescente nelle istituzioni comunitarie.

La strategia americana, volta a un pragmatico riavvicinamento con Mosca in un contesto di crescente tensione con la Cina, sembra ignorare le sensibilità europee, abituate a un ruolo di maggiore peso nel panorama internazionale. La scelta di privilegiare il dialogo con la Russia, pur in presenza di persistenti tensioni, lascia l'Europa in una posizione di debolezza strategica.

Il silenzio di Borrell sull'accaduto alimenta ulteriormente le preoccupazioni. La necessità di una strategia europea più assertiva e indipendente, capace di difendere gli interessi del continente senza affidarsi alle alleanze trasversali tra Stati Uniti e Russia, si fa sempre più pressante. La situazione appare critica: l'Unione Europea deve trovare al più presto una risposta efficace per evitare di essere relegata a semplice spettatore di un mondo bipolare che sta prendendo forma.

L'escalation della tensione geopolitica richiede una riflessione profonda sulle alleanze strategiche dell'Europa e sulla necessità di rafforzare la propria autonomia politica ed economica. Il futuro del continente potrebbe dipendere dalla capacità di Bruxelles di rivendicare un ruolo di primo piano nel nuovo ordine mondiale, sfuggendo al rischio di essere esclusa dai tavoli decisionali.

(27-02-2025 01:00)