"La profetessa abbandonata: 'La vostra invidia è la mia ricchezza'."
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La "Pitonessa" e la Kelly: Un Addio Amaro a Montecitorio
Roma - La buvette di Montecitorio è stata teatro, ieri, di un addio che ha il sapore della resa e dell'amarezza. Protagonista, l'ex imprenditrice, figura controversa e chiacchierata, che si è presentata con la sua iconica Kelly di Hermès, quasi a voler lanciare un ultimo, silenzioso, messaggio.
"Non mi farete diventare come voi", avrebbe sussurrato a un gruppetto di deputati che la osservavano con curiosità mista a malcelato imbarazzo. Parole che sembrano condensare il suo sentimento di alienazione e di distanza da un ambiente politico che, a suo dire, l'ha dapprima adulata e poi abbandonata al suo destino.
La risposta, a quanto pare, non si è fatta attendere: "Voi invidiate la ricchezza", avrebbe replicato un parlamentare, accendendo ulteriormente una miccia già corta. Un botta e risposta che fotografa una frattura profonda, un abisso incolmabile tra mondi e visioni inconciliabili.
L'addio arriva in un momento delicato, segnato da polemiche e accuse che l'hanno vista progressivamente isolata, lasciata sola dai leader che un tempo la corteggiavano. Si percepisce, forte, la sensazione di una strategia abbandonata, di un progetto naufragato.
Molti si chiedono ora cosa riserverà il futuro per la "pitonessa", come è stata soprannominata per la sua capacità (o presunta tale) di prevedere le mosse degli avversari. Riuscirà a reinventarsi, a trovare una nuova strada, o resterà prigioniera di un passato ingombrante? Solo il tempo potrà dare una risposta. Quello che è certo è che la sua uscita di scena lascia un vuoto, un interrogativo aperto su dinamiche politiche spesso oscure e incomprensibili.
L'elegante borsa, la Kelly di Hermès, simbolo di un lusso ostentato, quasi una provocazione, è sembrata l'ultimo baluardo di un'identità che non vuole arrendersi. Un'immagine forte, che resterà impressa nella memoria di chi ha assistito a questo ultimo, amaro ballo.
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