Infanticidio: la donna accusata resta in casa.
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Neonati Sepolti: Cassazione Rinvia al Riesame, Madre Resta ai Domiciliari
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che rimette in discussione la misura cautelare nei confronti della madre accusata di aver sepolto due neonati. La decisione è arrivata a seguito del ricorso presentato dalla difesa, che contestava l'ordinanza del Tribunale del Riesame.
Il caso, che ha scosso l'opinione pubblica, riguarda il ritrovamento dei corpi di due neonati in un terreno adiacente all'abitazione della donna. Le indagini, condotte dai Carabinieri, hanno portato all'arresto della madre, accusata di omicidio plurimo aggravato.
Il Tribunale del Riesame aveva confermato la misura degli arresti domiciliari, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato. Tuttavia, la Cassazione ha accolto il ricorso della difesa, rilevando delle lacune nella motivazione del provvedimento del Riesame.
In particolare, secondo i giudici della Suprema Corte, il Tribunale del Riesame dovrà tornare a valutare attentamente le esigenze cautelari, fornendo una motivazione più precisa e puntuale. Dovrà considerare l'attualità del pericolo di reiterazione del reato e valutare se la misura degli arresti domiciliari sia ancora proporzionata rispetto alla gravità dei fatti e alla personalità dell'indagata.
La donna resta dunque agli arresti domiciliari in attesa del nuovo pronunciamento del Tribunale del Riesame, che dovrà esprimersi entro i termini previsti dalla legge. Questo nuovo giudizio è fondamentale per delineare il futuro processuale della donna e per fare luce su una vicenda ancora avvolta da ombre e interrogativi.
La vicenda continua a sollevare interrogativi e a generare dibattito sull'infanticidio e sulla tutela della maternità fragile.
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