Ecco un titolo riformulato: **Martiri per la Giustizia: Livatino, D'Acquisto e il cammino verso gli altari.**

**Titolo: Vittime della Giustizia: Un Cammino Verso la Beatificazione? L'Esempio di Livatino e D'Acquisto Continua a Ispirare**Il dibattito sulla possibile beatificazione di figure che hanno sacrificato la propria vita in nome della giustizia e del dovere è tornato prepotentemente alla ribalta. A quasi trent'anni dall'articolo del 23 febbraio 1995, che sollevava interrogativi profondi sulla santità laica, l'eco di figure come il giudice Rosario Livatino e il vicebrigadiere Salvo D'Acquisto risuona ancora forte.BRBRIl processo di beatificazione di Livatino, *già beato dal 2021*, ha aperto un varco significativo. Il suo martirio, consumato per mano mafiosa, è stato riconosciuto come un *atto di fede* e di *testimonianza cristiana*. Ma cosa dire di coloro che, pur non essendo morti *in odium fidei* nel senso stretto del termine, hanno comunque subito la morte per aver difeso i valori della giustizia e della legalità?BRBRIl caso di Salvo D'Acquisto, che si offrì spontaneamente ai nazisti per salvare la vita di 22 civili, è emblematico. Il suo gesto di *altruismo* e *abnegazione* è considerato da molti un esempio di *eroismo* e *amore per il prossimo* degno di essere riconosciuto dalla Chiesa.BRBRLa discussione rimane aperta. Beatificare figure come D'Acquisto significherebbe ampliare la nozione di santità, riconoscendo il valore universale di chi si sacrifica per il bene comune, al di là della professione di fede esplicita. Un segnale forte in un'epoca in cui l'esempio di *integrità morale* e *coraggio civile* è più necessario che mai.BRBRFonti interne alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) riferiscono di un rinnovato interesse verso queste figure, con l'apertura di nuove indagini diocesane per raccogliere testimonianze e documentazione utile a valutare la loro *santità laica*.

(26-02-2025 00:01)