Ecco un titolo alternativo: **Unabomber: Impunità dopo vent'anni, vittime senza giustizia.**
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Unabomber: Prescrizione a un Passo, Silenzio sulla Giustizia
Dopo vent'anni di indagini, depistaggi e paura, sembra calare definitivamente il sipario sulla vicenda di Unabomber, l'autore degli attentati con ordigni esplosivi che seminarono il panico nel Nord-Est tra il 1994 e il 2006. La legge parla chiaro: i reati si estinguono trascorsi vent'anni. Gli attentati commessi fino al 2005 rientrano, quindi, a pieno titolo in questa categoria.
L'ombra della prescrizione incombe come una spada di Damocle sull'unico caso ancora aperto: quello dell'infermiere ferito nel 2006. A breve, anche questo episodio potrebbe cadere nel dimenticatoio giudiziario, lasciando un'amara sensazione di incompletezza e una ferita mai rimarginata nella comunità.
BR
La mancanza di un colpevole, di una verità processuale, si somma all'assenza di un risarcimento per le vittime. Un vuoto profondo che pesa come un macigno sulla coscienza collettiva. Le indagini, costellate da errori e false piste, non sono mai riuscite a individuare con certezza l'autore degli attentati.
BR
Molti si chiedono se la verità verrà mai a galla. Nel frattempo, la prescrizione continua la sua inesorabile corsa, spegnendo le ultime speranze di giustizia per le vittime di Unabomber. Un triste epilogo per una vicenda che ha segnato profondamente la storia recente del nostro paese.
BR
Resta l'amarezza per una giustizia che, forse, non è stata in grado di dare risposte concrete alle vittime e alle loro famiglie. Un caso che solleva interrogativi profondi sull'efficacia del sistema giudiziario e sulla capacità di perseguire i crimini più efferati.
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