Zelensky respinge maxi-accordo Trump su terre rare ucraine

Zelensky respinge accordo da 500 miliardi di dollari sulle terre rare: "Un peso per dieci generazioni"

Kiev si rifiuta di firmare un accordo proposto da Washington, ritenuto troppo oneroso per il futuro del paese.

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto una proposta americana, stimata intorno ai 500 miliardi di dollari, riguardante lo sfruttamento delle terre rare ucraine. La notizia, filtrata da fonti governative a Kiev, ha suscitato forti polemiche. Secondo quanto riportato, l'accordo, che avrebbe previsto un'ampia collaborazione con aziende statunitensi per l'estrazione e la lavorazione di queste risorse strategiche, è stato considerato da Zelensky e dal suo governo eccessivamente svantaggioso per l'Ucraina.

"Non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini," avrebbe dichiarato Zelensky, sottolineando la necessità di un accordo più equo e sostenibile nel lungo termine. La preoccupazione principale sembra essere legata alle clausole contrattuali, giudicate troppo favorevoli agli interessi americani e potenzialmente lesive per la sovranità economica ucraina.

La proposta, inizialmente presentata durante l'amministrazione Trump, sembra essere stata riproposta in una forma lievemente modificata. Tuttavia, le garanzie richieste da Kiev per proteggere gli interessi nazionali a lungo termine non sono state ritenute sufficienti. L'opposizione da parte del governo ucraino sottolinea la complessità della negoziazione e l'importanza di bilanciare gli urgenti bisogni economici con la sostenibilità a lungo termine del paese.

L'estrazione delle terre rare è un settore strategico di importanza cruciale per l'industria tecnologica globale e l'Ucraina, grazie alle sue riserve, potrebbe giocare un ruolo di primo piano in questo mercato. Tuttavia, l'accesso a queste risorse deve essere gestito con attenzione per evitare di compromettere lo sviluppo economico e sociale del paese per decenni a venire. La posizione di Zelensky evidenzia la necessità di un approccio responsabile e lungimirante alla gestione delle risorse naturali, evitando accordi che potrebbero creare un debito insostenibile per le generazioni future.

La vicenda evidenzia le tensioni sottese alle relazioni tra Ucraina e Stati Uniti, e mette in luce le delicate questioni legate allo sfruttamento delle risorse naturali in un contesto geopolitico complesso. Le discussioni tra i due paesi proseguono, ma il futuro dell'accordo sui 500 miliardi di dollari rimane incerto. La posizione ferma di Zelensky lascia intendere che Kiev non si lascerà intimorire dalle pressioni esterne e continuerà a lottare per un accordo vantaggioso per tutti gli ucraini.

(23-02-2025 21:14)