Presidio della comunità ebraica per la famiglia Bibas a Milano

Silenzio e dolore: la comunità ebraica di Milano davanti a Palazzo Marino per Shiri Bibas e i suoi figli

Milano, un silenzio pesante avvolge Palazzo Marino. Non il silenzio della notte, ma quello cupo di un dolore condiviso, di una comunità ferita. Dopo la polemica sulla mancata illuminazione arancione delle facciate del Comune in segno di solidarietà per le vittime dell'attacco terroristico a Neve Ya'ar, la comunità ebraica milanese si è ritrovata questa mattina davanti al municipio per un commosso sit-in in memoria di Shiri Bibas e dei suoi due figli, uccisi nell'attentato.

Decine di persone, con occhi lucidi e volti segnati dal dolore, hanno partecipato alla commemorazione, un momento di raccoglimento silenzioso ma intenso. Bandiere israeliane e striscioni con messaggi di cordoglio e di condanna alla violenza hanno riempito la piazza, creando un'atmosfera di profonda tristezza. La presenza di rappresentanti delle istituzioni cittadine ha sottolineato l'importanza di stare vicino alla comunità ebraica in questo momento di lutto.

La mancanza di illuminazione arancione, inizialmente prevista come gesto di vicinanza, aveva suscitato forti proteste da parte della comunità ebraica, che ha interpretato la scelta come un segno di insensibilità e indifferenza. La questione è ancora oggetto di dibattito, ma il sit-in di oggi ha rappresentato soprattutto un momento di riflessione sulla violenza e sull'importanza della memoria, un monito a non dimenticare le vittime e a combattere l'odio e l'intolleranza.

Non possiamo e non dobbiamo rimanere indifferenti di fronte a tragedie come questa”, ha dichiarato un rappresentante della comunità ebraica, la voce rotta dall'emozione. “Shiri e i suoi figli rappresentano tutte le vittime della violenza, e la loro memoria deve essere un faro per un futuro di pace e giustizia.

La comunità ebraica di Milano ha ribadito la richiesta di un approfondimento sulla mancata illuminazione di Palazzo Marino, ma soprattutto ha espresso la necessità di un impegno concreto contro ogni forma di antisemitismo e di violenza. Il sit-in si è concluso con un lungo momento di silenzio, un omaggio silenzioso ma eloquente alle vittime e alla loro memoria. Un silenzio che grida più forte di mille parole.

Per seguire gli sviluppi e approfondire la vicenda, potete consultare il sito del Comune di Milano e altri siti di informazione locale.

(25-02-2025 06:13)