Scontro Tajani-Salvini: l'Afd è un ostacolo insormontabile. Meloni consulta Merz.

Maggioranza a pezzi: la destra è forte, ma non invincibile?

La vittoria della destra in Germania, seppur con percentuali inferiori alle attese, ha scosso il panorama politico italiano, riaprendo le crepe già evidenti all'interno della maggioranza di governo. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha subito colto la palla al balzo, dichiarando: "Il voto tedesco dimostra che la destra è forte, ma non imbattibile". Una affermazione che, più che un'analisi politica, sembra un tentativo di rinvigorire il morale delle opposizioni, in un momento di apparente stallo.

Ma le tensioni maggiori non arrivano dall'opposizione. All'interno del governo, infatti, lo scontro tra Antonio Tajani e Matteo Salvini è sempre più acceso. Il Ministro degli Esteri, Tajani, ha tagliato corto, definendo "inconciliabili" le posizioni del centrodestra italiano con quelle dell'AfD, il partito di estrema destra tedesco. Una presa di posizione netta che lascia intendere una distanza non solo ideologica, ma anche strategica, con il leader della Lega.

La Premier Giorgia Meloni, intanto, sembra preferire un approccio più pragmatico. Secondo indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio avrebbe avuto un colloquio telefonico con il presidente della CDU, Friedrich Merz, per discutere delle prospettive future del centrodestra europeo. Una mossa che potrebbe essere interpretata come un tentativo di ricucire gli strappi interni alla maggioranza, ma anche come una strategia per rafforzare i legami con la destra moderata europea, in vista delle prossime sfide politiche a livello continentale.

La situazione è dunque fluida e incerta. Le tensioni all'interno della maggioranza, alimentate anche dai risultati elettorali tedeschi, potrebbero avere conseguenze importanti per la stabilità del governo. L'atteggiamento di Meloni, costretta a gestire equilibri delicati tra le diverse anime della coalizione, sarà decisivo per evitare una crisi di governo o, al contrario, per consolidare la sua leadership.

Resta da capire se il dialogo con Merz rappresenti un segnale di apertura verso un centrodestra europeo più moderato, oppure una semplice mossa tattica per consolidare la propria posizione all'interno del panorama politico internazionale. Il futuro del governo e, più in generale, del centrodestra italiano, appare oggi più che mai incerto.

(25-02-2025 01:00)