Inchiesta Moby Prince: richiesta di archiviazione a Firenze
Naufragio Moby Prince: Strage dolosa, l'unica ipotesi che rimane
Livorno, 10 Ottobre 2023 - Un'audizione parlamentare che lascia un’amara consapevolezza: a distanza di anni dal tragico naufragio del Moby Prince, la verità sembra ancora lontana. Il procuratore di Livorno, Maurizio Agnello, ha dichiarato in Commissione che "la sola ipotesi di reato che sopravvive è quella di strage dolosa". Una dichiarazione che scuote profondamente le coscienze e riapre una ferita mai del tutto rimarginata per i familiari delle 140 vittime della sciagura avvenuta nel 1991.
La Dda di Firenze, intanto, ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta. Una decisione che, alla luce delle parole del procuratore Agnello, appare quantomeno controversa. La richiesta di archiviazione, infatti, sembrerebbe contrastare con la persistenza dell'ipotesi di strage dolosa, un reato di gravità innegabile che necessita di approfondimenti investigativi adeguati. La complessità delle indagini, legate alle difficili condizioni di recupero dei relitti, non deve costituire un alibi per una giustizia incompleta.
"Non possiamo permettere che la verità sulla tragedia del Moby Prince resti sepolta sotto il peso del tempo e delle difficoltà investigative", ha dichiarato [Nome di un rappresentante dei familiari delle vittime, se reperibile], esprimendo la rabbia e la delusione di chi, da decenni, attende giustizia. L'impegno profuso dalle associazioni che si battono per la verità è encomiabile e rappresenta un faro di speranza nella lotta per la piena chiarezza su questa immane tragedia. La richiesta di archiviazione, a detta di molti, rischia di alimentare ulteriori sospetti e di consolidare un senso di profonda ingiustizia.
La vicenda del Moby Prince rappresenta un monito sulla necessità di migliorare le procedure di sicurezza in mare e di garantire un’indagine approfondita ed efficace in caso di disastri di questa portata. L’auspicio è che le istituzioni prendano seriamente in considerazione le parole del procuratore Agnello e si impegnino a garantire che la verità sui fatti del 10 aprile 1991 emerga finalmente, offrendo alle famiglie delle vittime la possibilità di ottenere quel minimo di giustizia che da troppo tempo viene loro negato. La memoria delle vittime del Moby Prince merita di più di un semplice silenzio.
Si attende ora una risposta ufficiale da parte delle autorità competenti sulla richiesta di archiviazione e sulle prospettive future delle indagini. La lotta per la verità continua.
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