Corte Usa boccia ricorso Associated Press su divieto giornalisti

Casa Bianca: Fare domande al Presidente è un privilegio, non un diritto

Washington D.C. - La Corte d'Appello del Distretto di Columbia ha respinto il ricorso della Associated Press (AP) contro la Casa Bianca, confermando la decisione di limitare l'accesso dei giornalisti alle conferenze stampa del Presidente. La sentenza sancisce che la possibilità di porre domande al Presidente degli Stati Uniti è un privilegio, non un diritto garantito dalla Costituzione.

La AP aveva contestato la politica della Casa Bianca che, secondo l'agenzia di stampa, impedisce ai giornalisti di porre domande in modo equo e imparziale, favorendo alcuni media rispetto ad altri. Il ricorso si basava sulla necessità di garantire il libero flusso di informazioni al pubblico, un pilastro fondamentale della democrazia americana. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che l'amministrazione abbia il diritto di gestire le proprie comunicazioni, anche limitando l'accesso ai media.

La decisione è stata accolta con reazioni contrastanti. Alcuni critici hanno espresso preoccupazione per la potenziale restrizione della libertà di stampa e per la possibilità che la Casa Bianca possa selezionare le domande a proprio vantaggio, limitando così il dibattito pubblico. Altri, invece, hanno difeso la sentenza, sostenendo che il Presidente ha il diritto di gestire il proprio tempo e le proprie interazioni con i media.

"Questa sentenza è una grave battuta d'arresto per la trasparenza e la responsabilità del governo", ha dichiarato un portavoce della AP in una nota diffusa subito dopo la pubblicazione della sentenza. "Continueremo a lottare per garantire l'accesso equo delle notizie al pubblico americano."

La Casa Bianca, nel frattempo, ha accolto con favore la decisione della Corte, ribadendo il proprio impegno a comunicare in modo aperto e trasparente con il popolo americano. Nonostante ciò, la sentenza solleva interrogativi importanti sul bilanciamento tra il diritto del pubblico a informazioni complete e il potere discrezionale dell'amministrazione presidenziale nel gestire le proprie interazioni con i media. La decisione potrebbe avere un impatto significativo sulla copertura giornalistica della presidenza e sulle relazioni tra la Casa Bianca e la stampa.

Il dibattito continua, con esperti legali e commentatori politici che analizzano le implicazioni di questa sentenza di alto profilo. Le modalità di accesso delle informazioni relative all'operato del Presidente rimangono un tema cruciale per la democrazia americana, e questa decisione della Corte d'Appello rappresenta un ulteriore tassello in un complesso mosaico di sfide e opportunità. La discussione sulla trasparenza e sul ruolo dei media nel contesto politico americano è, dunque, destinata a proseguire.

(25-02-2025 07:01)