Minori: raddoppio di omicidi tra autori e vittime

Boom di omicidi tra minorenni: un allarme da non sottovalutare

Un preoccupante aumento degli omicidi commessi e subiti da minorenni in Italia desta allarme tra le forze dell'ordine e gli esperti. Secondo i dati più recenti, la percentuale di killer under 18 è salita dal 4% all'11%, mentre quella delle vittime minorenni è passata dal 4% al 7%. Sebbene rappresenti un dato allarmante, è importante sottolineare che il numero complessivo di omicidi volontari è diminuito del 33% rispetto al 2015, un dato che offre un barlume di speranza ma che non deve far abbassare la guardia.

L'utilizzo di armi improprie e armi bianche risulta essere la caratteristica principale di questi crimini, a testimonianza di una violenza spesso impulsiva e gratuita. La mappa del crimine vede la Campania, la Lombardia e il Lazio come regioni maggiormente colpite da questo fenomeno, con un numero di casi significativamente superiore alla media nazionale. In particolare, si registra un vero e proprio raddoppio degli omicidi volontari con autori e vittime minorenni nell'ultimo anno.

Questo dato impone una riflessione profonda sulle cause che alimentano questa escalation di violenza giovanile. Tra i fattori da indagare, certamente rivestono un ruolo cruciale: l'influenza dei social media, la precarietà economica e sociale, la mancanza di un adeguato supporto educativo e psicologico, la diffusione di modelli comportamentali violenti e l'accesso a strumenti lesivi.

È necessario un intervento coordinato e multidisciplinare che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie e servizi sociali. Si richiede un impegno concreto per promuovere attività di prevenzione, educazione alla legalità e supporto psicologico, con l'obiettivo di contrastare efficacemente la diffusione di comportamenti violenti tra i giovani e tutelare la sicurezza dei minorenni.

Le forze dell'ordine sono impegnate ad intensificare i controlli e le attività investigative per contrastare questo fenomeno, ma la soluzione del problema richiede un'azione collettiva e un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori della società civile. Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile invertire la tendenza e garantire un futuro più sicuro ai nostri giovani.

È fondamentale, inoltre, rafforzare le politiche di prevenzione e di sostegno ai minori a rischio, fornendo loro strumenti e opportunità per esprimere il loro potenziale e per costruire un futuro lontano dalla violenza.

(24-02-2025 14:10)