Merz: l'ombra di Merkel, mai al potere

Merz, l'ombra di Merkel che corteggia l'estrema destra: il nuovo corso rigido sull'immigrazione preoccupa

Friedrich Merz, l'eterno delfino – e rivale – di Angela Merkel nella CDU, è finalmente al potere. Ma la sua ascesa alla cancelleria tedesca è segnata da una linea dura sull'immigrazione che preoccupa molti osservatori. Le sue posizioni, sorprendentemente vicine a quelle dell'AfD, l'estrema destra tedesca, hanno suscitato polemiche e destato l'attenzione internazionale, persino quella di Donald Trump, che ha espresso pubblicamente la sua approvazione.Chi è dunque Friedrich Merz? Un uomo di partito, esperto di finanza, che ha sempre militato nelle file della CDU, ma che mai prima d'ora ha ricoperto un ruolo di governo di primo piano. La sua carriera politica è stata caratterizzata da una costante presenza nei ranghi dirigenti del partito, ma sempre all'ombra della figura dominante di Merkel. Ora, però, il vento è cambiato.La sua politica migratoria, un punto cardine del suo programma, si configura come una netta rottura con l'approccio più aperto e accogliente della sua predecessora. Merz ha ripetutamente promesso un controllo più rigoroso delle frontiere, una riduzione significativa dell'immigrazione e un processo di asilo più severo. Queste posizioni, molto simili a quelle espresse dall'AfD, hanno alimentato le critiche da parte di chi lo accusa di strizzare l'occhio all'estrema destra per conquistare consensi.L'approvazione esplicita di Donald Trump, nota attraverso i suoi canali social, rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione. La vicinanza ideologica tra Merz e l'ex presidente americano, entrambi fautori di politiche restrittive sull'immigrazione, mette in luce la deriva conservatrice e populista del nuovo corso politico tedesco.Questa svolta a destra preoccupa non solo l'opposizione, ma anche una parte consistente della CDU stessa, che teme un'emorragia di elettori verso i partiti più moderati. Resta da vedere se Merz riuscirà a mantenere la coesione del suo partito e a governare efficacemente con una visione così polarizzante. La sua leadership, in ogni caso, segna un momento cruciale per la Germania e per l'Europa, aprendo un dibattito fondamentale sul futuro dell'immigrazione nel continente. La sua nomina pone l'accento sull'importanza del dibattito pubblico e sulla necessità di una politica migratoria equilibrata che tenga conto sia delle esigenze di sicurezza sia dei valori umanitari. Il suo mandato si preannuncia quindi ricco di sfide e di tensioni.

(24-02-2025 06:08)