Incendio in una grande raffineria russa dopo attacco con droni

L'impianto di Ryazan in fiamme: attacco ucraino colpisce raffineria Rosneft

Un attacco con droni ha colpito nella notte tra sabato e domenica una delle più grandi raffinerie di petrolio della Russia, situata a Ryazan. L'impianto, di proprietà del colosso petrolifero statale Rosneft, è stato gravemente danneggiato dall'incendio divampato a seguito dell'attacco. Le immagini diffuse sui social media mostrano imponenti colonne di fumo nero che si alzano dal sito industriale.

Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali da parte delle autorità russe sulle cause dell'incendio, diverse fonti indipendenti, tra cui il canale Telegram del governatore della regione di Ryazan, Pavel Malkov, hanno riportato la notizia dell'attacco con droni. Malkov, pur non specificando direttamente la provenienza dell'attacco, ha parlato di un'operazione di sabotaggio.

L'incidente solleva serie preoccupazioni per le conseguenze sul mercato energetico globale, considerando l'importanza strategica della raffineria di Ryazan e il ruolo di Rosneft nell'economia russa. L'entità dei danni e l'impatto sulla produzione di petrolio restano ancora da valutare con precisione. Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità e le modalità dell'attacco.

L'Ucraina, fino a questo momento, non ha rivendicato la responsabilità dell'attacco. Tuttavia, questo evento si inserisce nel contesto del conflitto in corso e della crescente tensione tra Mosca e Kiev. Negli ultimi mesi si sono registrati numerosi attacchi contro infrastrutture strategiche russe, sia sul territorio nazionale che in Crimea.

La situazione rimane fluida e la comunità internazionale attende con ansia ulteriori sviluppi e chiarimenti sulle dinamiche dell'accaduto. L'incendio alla raffineria di Ryazan rappresenta un altro tassello nel complesso quadro geopolitico segnato dalla guerra in Ucraina, con ripercussioni potenzialmente significative sull'economia globale e sulla sicurezza energetica europea.

Seguiranno aggiornamenti non appena disponibili informazioni ufficiali.

(24-02-2025 07:03)