Quattro anni senza Luca Attanasio: l'ambasciatore ucciso in Congo

Quattro anni senza Luca Attanasio: giustizia ancora negata?

Il 22 febbraio 2023 ricorrono i quattro anni dall'agguato in Congo che costò la vita all'ambasciatore Luca Attanasio, al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo. Un processo travagliato e la richiesta di immunità diplomatica hanno lasciato un profondo senso di amarezza e ingiustizia.

L'Italia ricorda con dolore la tragica morte di Luca Attanasio, avvenuta il 22 febbraio 2019 durante un viaggio di lavoro a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. L'ambasciatore, in missione per conto del Programma Alimentare Mondiale (WFP), perse la vita insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci, che faceva parte della sua scorta, e all'autista Mustapha Milambo. Un agguato brutale che ha scosso l'opinione pubblica italiana e internazionale.

Il processo per far luce sull'accaduto, avviato in Italia, si è arenato. Leone e Rwagaza, inizialmente accusati, hanno richiesto e ottenuto l'immunità diplomatica, portando al non luogo a procedere. Questa decisione ha suscitato forti proteste e lasciato un'amara sensazione di impunità per coloro che potrebbero essere responsabili della morte di tre uomini innocenti.

La famiglia di Luca Attanasio, in particolare, continua a chiedere verità e giustizia. La mancanza di chiarezza sulle responsabilità e l'impossibilità di individuare i colpevoli rappresentano una ferita aperta che, a quattro anni di distanza, si rifiuta di rimarginarsi. La vicenda sottolinea la fragilità delle missioni umanitarie in contesti ad alto rischio e solleva interrogativi sulla sicurezza del personale impegnato in queste operazioni.

Non solo la giustizia, ma anche la memoria di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo, devono essere custodite e onorate. Ricordare i loro sacrifici è un dovere morale, e la lotta per la verità e la giustizia deve continuare, affinché la loro morte non sia stata vana. L'eredità di dedizione e impegno umanitario di Luca Attanasio deve rimanere un faro luminoso, un monito a proseguire il lavoro per un mondo migliore, ma anche uno stimolo per migliorare le condizioni di sicurezza delle missioni internazionali.

Si attende ancora una risposta concreta da parte delle istituzioni per far luce su questa tragica vicenda e assicurare che episodi simili non si ripetano. Il ricordo di Luca, Vittorio e Mustapha ci accompagnerà sempre.

(22-02-2025 15:25)