La partita ucraina: tra le mosse di Putin e il ruolo italiano, la Cina osserva.
Putin gioca d'attesa: una Pasqua di guerra e di incertezze per l'Ucraina
La strategia di Putin sembra chiara: allungare i tempi delle trattative sul conflitto in Ucraina, mantenendo un'ambigua posizione di stallo che alimenta le divisioni tra Stati Uniti ed Europa, e le tensioni interne al Vecchio Continente. L'ipotesi, sulla quale molti analisti convergono, è che il Cremlino non intende raggiungere un accordo rapido, preferendo invece sfruttare la situazione per indebolire l'Occidente e consolidare la propria posizione. Come ha suggerito anche Trump, la recente giravolta dell'amministrazione americana, seppur con motivazioni diverse, potrebbe aver ulteriormente rafforzato questa strategia di attesa, creando spazio per manovre diplomatiche dilatorie.
La scelta di prolungare il conflitto fino a Pasqua non è casuale. È un chiaro segnale di sfida, destinato a massimizzare l'impatto psicologico e a mettere ulteriormente a dura prova la coesione dell'alleanza occidentale. Mentre la guerra prosegue, l'Europa è alle prese con una crisi energetica, con l'inflazione alle stelle e con pressioni crescenti per quanto riguarda l'invio di aiuti militari a Kiev. Questo crea terreno fertile per le divisioni interne, tra coloro che auspicano una soluzione diplomatica più rapida e chi, invece, propende per un atteggiamento più assertivo nei confronti della Russia.
L'Italia, come altri paesi europei, si trova di fronte a una scelta cruciale: continuare a sostenere con forza l'Ucraina, rischiando di alimentare ulteriormente la tensione e di sostenere costi economici elevati, oppure cercare una via diplomatica che, seppure più rischiosa, potrebbe offrire una possibilità di calmare le acque. La pressione proveniente sia da Bruxelles che da Washington è forte, e Roma deve valutare con attenzione le conseguenze di ogni decisione.
Intanto, la Cina osserva con attenzione gli sviluppi, godendo di una posizione di vantaggio geopolitico. Pechino può sfruttare le divisioni in Occidente per rafforzare la propria influenza globale, offrendo un'immagine di neutralità mentre, di fatto, continua a fornire un sostegno diplomatico alla Russia. La crisi ucraina sta dimostrando, ancora una volta, la complessità dello scenario geopolitico internazionale e la necessità di una risposta coordinata e decisa da parte dell'Occidente. Ma la lunga attesa imposta da Putin potrebbe minare questa necessaria unità.
Il futuro dell'Ucraina, e l'equilibrio di potere a livello globale, dipendono dalle decisioni che saranno prese nelle prossime settimane e mesi. Un'eventuale escalation del conflitto, o un accordo di pace che lasci insoddisfatte alcune parti, potrebbero avere conseguenze di lungo termine e di difficile previsione.
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