A Beirut, lacrime e proteste al funerale di Nasrallah: sorvolo di jet israeliani.

Lacrime e rabbia a Beirut: Funerali di un leader di Hezbollah

Beirut, Libano – Uno stadio Camille Chamoun gremito, un mare di volti in lutto e bandiere del partito di Hezbollah: centinaia di migliaia di persone hanno partecipato oggi ai funerali di Sayyed Hassan Nasrallah, figura chiave di Hezbollah, ucciso cinque mesi fa in un attacco attribuito all'IDF. L'atmosfera era carica di dolore e di una profonda rabbia, con grida di "Morte a Israele" che si levavano incessantemente tra la folla.

La cerimonia funebre, sobria ma imponente, ha visto la partecipazione di numerose personalità politiche e religiose libanesi e di rappresentanti di diverse fazioni. Il discorso principale, carico di pathos e di accenti di sfida, ha ribadito l'impegno del partito nella "resistenza" contro Israele, promettendo vendetta per la morte del loro leader. Le immagini trasmesse dalle televisioni locali mostrano un'intensità emotiva palpabile, con persone che piangevano apertamente e stringevano tra le mani fotografie del defunto.

A rendere ancora più drammatica la situazione, il sorvolo a bassa quota di jet israeliani sullo stadio durante i funerali. Un gesto considerato provocatorio dalle autorità libanesi e dalla stessa Hezbollah, interpretato come una dimostrazione di forza e un tentativo di intimidazione. Questa azione ha scatenato un'ondata di proteste e condanne da parte delle organizzazioni internazionali che hanno chiesto la massima cautela e il rispetto per il lutto nazionale.

L'evento di oggi rappresenta un momento di forte tensione geopolitica nella regione. La morte di Sayyed Hassan Nasrallah e la risposta pubblica, amplificata dall'azione israeliana, potrebbero innescare ulteriori conflitti e ripercussioni di difficile previsione. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, facendo appello alla moderazione e al dialogo per evitare una spirale di violenza. L'incertezza regna sovrana in un Libano già alle prese con una profonda crisi economica e sociale.

La redazione segue gli sviluppi e fornirà aggiornamenti costanti.

Per approfondire:
Sito ufficiale delle Nazioni Unite
Amnesty International

(23-02-2025 15:31)