Renault: De Meo punta ad accordo con la Cina, mercato del 15% e sfida dei dazi USA
De Meo (Renault): L'Ue ha fallito, serve un accordo con la Cina
Luca De Meo, amministratore delegato di Renault, ha lanciato un duro attacco alla regolamentazione europea in materia di emissioni, accusandola di penalizzare le vetture di piccole dimensioni e di favorire i produttori di veicoli più grandi. In un'intervista rilasciata recentemente, De Meo ha sottolineato come le normative Ue stiano rendendo la produzione di auto piccole, essenziali per molti mercati, sempre più difficile e costosa, minacciando la competitività dell'industria automobilistica europea.
"La regolamentazione europea ha fallito", ha dichiarato De Meo, "penalizzando le auto piccole e favorendo quelle più grandi. Questo è un problema serio che deve essere affrontato." Il manager ha evidenziato come le nuove norme sulle emissioni stiano spingendo i prezzi verso l'alto, rendendo le auto meno accessibili per i consumatori e mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende che si concentrano su questo segmento di mercato.
Ma le critiche di De Meo non si sono limitate all'Unione Europea. Il CEO di Renault ha anche sottolineato l'importanza di un accordo commerciale con la Cina, suggerendo di concedere al mercato cinese una quota del 15% del mercato automobilistico europeo. Secondo De Meo, un tale accordo sarebbe fondamentale per garantire la competitività dell'industria automobilistica europea nel lungo termine, in un contesto di crescente pressione da parte dei produttori cinesi. "Dobbiamo trovare un equilibrio" ha spiegato De Meo, "e un accordo strategico con la Cina, pur con le dovute cautele, potrebbe rappresentare una soluzione."
Infine, De Meo ha espresso preoccupazione riguardo ai dazi imposti dagli Stati Uniti, definendoli un ulteriore ostacolo alla crescita del settore automobilistico europeo. Ha chiesto una maggiore attenzione da parte delle istituzioni europee per affrontare queste barriere commerciali, chiedendo una maggiore integrazione e cooperazione tra i Paesi europei per contrastare la concorrenza internazionale. La situazione, secondo De Meo, richiede una risposta decisa e coordinata a livello europeo per garantire la sopravvivenza e la competitività dell'industria automobilistica europea nel mercato globale sempre più complesso.
La posizione di De Meo ha sollevato un acceso dibattito sul futuro dell'industria automobilistica europea e sulla necessità di rivedere le strategie per affrontare le sfide globali. La sua critica alla regolamentazione europea e la proposta di un accordo con la Cina aprono un'importante riflessione sulle politiche commerciali e industriali dell'Unione Europea.
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