Bannon e il saluto nazista: Bardella cancella intervento a Washington
Bardella annulla discorso al CPAC dopo il saluto romano di Bannon
Un'ombra di scandalo si è abbattuta sulla Convention dei Conservatori americani (CPAC) a causa di un gesto di Steve Bannon, ideologo di spicco del movimento MAGA, che ha suscitato forti proteste e portato all'annullamento del discorso di Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National francese.
Bardella era atteso oggi a Washington per un intervento alla convention, in vista del collegamento video previsto per domani con la premier italiana Giorgia Meloni. Tuttavia, l'evento è stato cancellato all'ultimo minuto a seguito di un'azione di Steve Bannon, che durante un evento collaterale alla convention, ha rivolto un saluto romano, gesto inequivocabilmente associato al regime nazifascista.
La reazione di Bannon al clamore suscitato è stata sorprendente: "Non è un uomo", ha dichiarato riferendosi a Bardella, aggiungendo poi di aver compiuto lo stesso gesto ad un meeting del Rassemblement National sette anni fa. Questa affermazione, oltre a non giustificare il gesto, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco, alimentando le polemiche già in corso.
La decisione di Bardella di annullare il suo intervento è stata probabilmente dettata dalla necessità di evitare una più ampia associazione del suo partito con un gesto così carico di significati negativi. La presenza di un rappresentante del RN alla convention americana era già oggetto di dibattito, considerando le radici storiche del partito e le sue posizioni politiche spesso criticate.
L'incidente solleva interrogativi sulle relazioni tra il movimento conservatore americano e i partiti di estrema destra europei. Il saluto romano di Bannon, seppur un gesto isolato, mette in luce le tensioni sotterranee e le ambiguità ideologiche che caratterizzano una parte dello spettro politico internazionale. L'accaduto è destinato ad alimentare il dibattito sulla natura del populismo di destra e i suoi legami con il passato.
Il silenzio, per ora, da parte di Giorgia Meloni, lascia aperta la questione se il collegamento video di domani sarà confermato o meno alla luce degli eventi.
L'episodio evidenzia la delicatezza delle relazioni internazionali e la necessità di una profonda riflessione sul linguaggio politico e i suoi simboli, soprattutto in un contesto globale sempre più polarizzato.
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