Sorteggio in magistratura: Delmastro contro il potere delle correnti
Sottosegretario Delmastro replica all'Anm: "Andrò a Berlino per giudici terzi, serve sorteggio contro le correnti"
Dopo le dichiarazioni dell'Associazione Nazionale Magistrati (Anm) che ha sostenuto l'inutilità di ricercare giudici terzi all'estero, affermando che "Per avere un giudice terzo non occorre andare a Berlino", il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha replicato con fermezza: "Stiano certi che ci andrò".
La risposta del Sottosegretario è arrivata a seguito delle critiche mosse dall'Anm alla proposta di attingere a magistrati stranieri per garantire l'imparzialità in alcuni processi. Delmastro, in un'intervista rilasciata questa settimana, ha ribadito la necessità di esplorare tutte le opzioni possibili per garantire un'amministrazione della giustizia trasparente ed efficiente, difendendo la sua intenzione di guardare anche all'estero per trovare giudici realmente terzi.
"L'obiettivo è quello di contrastare l'influenza delle correnti interne alla magistratura, un potere cancerogeno che mina la fiducia dei cittadini nella giustizia", ha dichiarato Delmastro. "Per questo motivo, ritengo fondamentale introdurre un sistema di sorteggio più rigoroso per la scelta dei giudici, in modo da spezzare definitivamente il potere delle logiche di appartenenza."
Il Sottosegretario ha poi aggiunto che la sua determinazione a ricercare soluzioni innovative, come l'eventualità di ricorrere a giudici stranieri, non è dettata da una mancanza di fiducia nei magistrati italiani, ma da una precisa volontà di rafforzare la percezione di imparzialità e di contrastare le critiche che da tempo gravano sul sistema giudiziario italiano. La proposta di Delmastro di andare a Berlino, città spesso citata come esempio di efficienza giudiziaria, sembra voler sottolineare la serietà dell'impegno del governo per una riforma profonda del settore.
La replica dell'Anm e la successiva risposta del Sottosegretario Delmastro aprono un dibattito importante sulle riforme necessarie per garantire una giustizia più equa e trasparente. La questione del sorteggio e la possibilità di coinvolgere giudici stranieri sono punti cruciali su cui si concentrerà, nelle prossime settimane, il dibattito politico e istituzionale.
La posizione del Sottosegretario sembra netta: la ricerca di soluzioni innovative, anche al di fuori dei confini nazionali, è necessaria per garantire una giustizia davvero al servizio dei cittadini.
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