Italia: tra Trump e Zelensky, chi sceglie il silenzio?

Kiev colta di sorpresa: la visita di Biden rimescola le carte in Europa

La visita a sorpresa del Presidente americano Joe Biden a Kiev, in piena guerra, ha scosso gli equilibri geopolitici europei, mettendo in discussione decenni di politiche atlantiste e lasciando le cancellerie europee spiazzate. L'evento, avvenuto in un momento di alta tensione, ha scatenato reazioni contrastanti in Italia, con un quadro politico frammentato e diviso.

Matteo Salvini e Giuseppe Conte, leader rispettivamente della Lega e del Movimento 5 Stelle, si sono schierati su posizioni che ricordano quelle dell'ex presidente americano Donald Trump, esprimendo, seppur con toni diversi, perplessità sulla gestione del conflitto e sull'invio di armi all'Ucraina. Salvini, da sempre critico verso l'invio di aiuti militari a Kiev, ha sottolineato l'importanza di una soluzione diplomatica immediata, mentre Conte ha ribadito la necessità di un negoziato di pace, anche se non ha esplicitamente criticato l'azione di Biden. Le loro prese di posizione lasciano intendere una certa distanza dalla linea atlantica più dura, allineandosi più con un approccio che privilegia la negoziazione e una minore dipendenza dagli Stati Uniti.

Giorgia Meloni, invece, si è trovata in una posizione più complessa. Costretta a un diplomatico silenzio, la premier italiana ha mantenuto un profilo basso, evitando dichiarazioni forti a seguito della visita di Biden. Questo atteggiamento può essere interpretato come un tentativo di bilanciare la necessità di mantenere rapporti forti con gli Stati Uniti e l'esigenza di non alienarsi una parte consistente dell'elettorato italiano che nutre sentimenti anti-atlantisti.

La visita di Biden ha dunque evidenziato una profonda spaccatura all'interno del panorama politico italiano. Da un lato, un fronte euroscettico e più incline a un approccio accomodante con la Russia, rappresentato da Salvini e Conte; dall'altro, un fronte più filo-atlantico, seppur con diverse sfumature, che cerca di navigare tra la necessità di sostenere l'Ucraina e il mantenimento di rapporti istituzionali solidi con gli USA, rappresentato, con una certa cautela, dal governo Meloni. Resta poi una fascia significativa di politica italiana che preferisce tacere, o limitarsi a dichiarazioni vaghe, evidenziando una certa incertezza e mancanza di una visione chiara sulla gestione della crisi ucraina.

La situazione è complessa e in continua evoluzione. Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come si svilupperà la posizione dell'Italia nel contesto internazionale, e se la visita di Biden a Kiev rappresenterà una svolta decisiva nel conflitto e nel panorama politico italiano.

(20-02-2025 01:45)