G7 spaccato: Trump difende Putin sull'Ucraina
Trump scuote il G7: "La Russia non è l'aggressore in Ucraina" - L'asse Trump-Putin preoccupa l'Europa
Un mese di presidenza Trump e l'ordine mondiale sembra già irrimediabilmente scosso. Il totale appoggio a Vladimir Putin e la guerra in Ucraina, condannata solo a parole, sono solo la punta dell'iceberg di una politica estera che sta ridefinendo gli equilibri geopolitici. L'ex presidente americano, con accuse dirette contro Volodymyr Zelensky e una feroce critica all'Europa, ritenuta corresponsabile della situazione, ha tracciato un nuovo asse con Mosca, gettando l'Unione Europea in una situazione di estrema difficoltà.
Specchio di questo preoccupante sbilanciamento è la profonda frattura emersa nel G7. Come riportato da Il Corriere della Sera, in occasione del terzo anniversario dell'inizio del conflitto, il 24 febbraio, gli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, si sono rifiutati di definire la Russia come Paese aggressore. Una scelta clamorosa, considerando che dal 2022 i leader delle sette maggiori economie mondiali hanno sempre condannato senza mezzi termini l'"aggressione" russa. Già dopo il summit di Riad tra il segretario di Stato americano Rubio e il ministro degli Esteri russo Lavrov, i documenti ufficiali americani avevano iniziato a parlare in modo vago di un semplice "conflitto in Ucraina", evitando accuratamente di attribuire responsabilità.
La posizione di Trump rappresenta una svolta radicale rispetto alla linea finora seguita dagli Stati Uniti e dagli alleati. La sua riabilitazione di Putin e la minimizzazione della responsabilità russa nel conflitto aprono scenari estremamente preoccupanti per l'Europa, già alle prese con le conseguenze economiche e sociali della guerra. La possibilità di un'alleanza strategica Trump-Putin rappresenta una minaccia concreta alla stabilità continentale e mette in discussione anni di politica estera occidentale.
Le reazioni internazionali sono state immediate. Molti leader europei hanno espresso profonda preoccupazione per le dichiarazioni di Trump e per le implicazioni che esse possono avere sulla sicurezza del Vecchio Continente. La mancanza di una condanna esplicita dell'aggressione russa da parte degli Stati Uniti indebolisce la posizione dell'Europa e apre la strada a possibili nuove escalation del conflitto. Il futuro dell'alleanza transatlantica, già fragile, appare oggi più incerto che mai. La dichiarazione di Trump non è solo un problema per l'Ucraina, ma per l'intero ordine mondiale. La comunità internazionale, adesso, è chiamata a reagire con decisione a questa pericolosa deriva.
Fonti: Il Corriere della Sera
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