Petroliera Seajewel: nuovo ordigno rinvenuto, ipotesi terrorismo

Mistero sulle esplosioni della Seajewel: un secondo ordigno rinvenuto

Genova, 10 Ottobre 2024 - L'inchiesta sulle esplosioni che hanno danneggiato gravemente la petroliera Seajewel, ancorata al largo di Savona la notte tra venerdì e sabato scorsi, si infittisce. La Procura di Genova, che indaga per terrorismo, ha infatti recuperato dal fondale marino un secondo ordigno, confermando i sospetti di un attacco deliberato. Le indagini, coordinate dal procuratore capo, sono ancora in una fase delicata e riservatissima, ma l'emersione di questo nuovo elemento aggrava ulteriormente il quadro.Il ritrovamento del secondo ordigno solleva interrogativi cruciali: si tratta di un tentativo di sabotaggio? Chi potrebbe aver pianificato un simile atto? E soprattutto, quali erano gli obiettivi? Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono diverse e spaziano da possibili organizzazioni terroristiche a motivazioni di tipo criminale connesse al traffico di petrolio o ad altre attività illecite nel settore marittimo.Le prime ispezioni della Seajewel, effettuate dai sommozzatori della Capitaneria di Porto e dagli esperti di artificieri della Marina Militare, hanno evidenziato danni considerevoli allo scafo. Le esplosioni hanno causato profonde lacerazioni, compromettendo la navigabilità della petroliera e causando preoccupazione per la sicurezza ambientale, data la presenza di una significativa quantità di greggio a bordo.La Capitaneria di Porto di Savona ha messo in atto tutte le misure precauzionali per prevenire eventuali inquinamenti marini, mentre gli inquirenti si concentrano sull'analisi degli ordigni rinvenuti per cercare di individuare eventuali tracce di DNA o altri elementi utili a risalire ai responsabili. La collaborazione internazionale è fondamentale in questa fase, e si attende l'esito delle perizie balistiche e delle analisi dei residui esplosivi per avere un quadro più chiaro di quanto accaduto.L'indagine è complessa e richiede tempo, ma la scoperta del secondo ordigno spinge gli investigatori a intensificare gli sforzi per far luce su questo inquietante episodio che ha scosso la quiete del porto di Savona. La sicurezza del Mediterraneo e la necessità di individuare i responsabili di questo grave atto rimangono al centro dell'attenzione delle autorità. Il silenzio delle autorità in merito alle possibili motivazioni aggiunge un velo di mistero su questo caso, alimentando le speculazioni e l'ansia tra gli operatori del settore marittimo. L'attesa per nuove informazioni è palpabile.

Si prega di notare che questa è una ricostruzione giornalistica basata sulle informazioni attualmente disponibili. Ulteriori dettagli saranno forniti non appena saranno disponibili.

(21-02-2025 14:33)