Caso Paragon: Nordio nega intercettazioni ministeriali nel 2024
Caso Paragon: Nordio smentisce intercettazioni giornalisti da parte della Polizia Penitenziaria
Roma, - Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto oggi in Camera a una domanda del deputato Davide Faraone sul caso Paragon, smentendo categoricamente l'utilizzo del sistema di intercettazione da parte della Polizia Penitenziaria per monitorare attività giornalistiche. La dichiarazione, arrivata durante il question time, ha cercato di fare chiarezza su una vicenda che ha sollevato forti preoccupazioni riguardo al rispetto della libertà di stampa.
Faraone, nel suo intervento, aveva sollevato dubbi sulla possibile utilizzazione illegittima del sistema di intercettazione, chiedendo al Ministro garanzie concrete sulla tutela del lavoro dei giornalisti e sulla trasparenza delle operazioni svolte dalla Polizia Penitenziaria. L'attenzione si è concentrata in particolare sulle modalità di impiego delle tecnologie di intercettazione e sulla necessità di evitare eventuali abusi.
"Mai nessuno è stato intercettato dal Ministero nel 2024", ha affermato con fermezza Nordio, ribadendo la sua fiducia nell'operato delle forze dell'ordine e sottolineando l'esistenza di rigidi protocolli per l'utilizzo di strumenti di intercettazione, protocolli che, a suo dire, sono stati scrupolosamente rispettati. Il Ministro ha inoltre ribadito l'impegno del Governo a garantire la libertà di stampa e il rispetto dei diritti fondamentali.
La risposta di Nordio, tuttavia, non ha completamente placato le preoccupazioni espresse da Faraone e da altri esponenti politici. La richiesta di maggiori trasparenza e di un'indagine approfondita sulla vicenda resta aperta. Si attendono ulteriori sviluppi per chiarire completamente i contorni del caso Paragon e per garantire che simili situazioni non si ripetano in futuro.
La questione sollevata da Faraone evidenzia la delicatezza del bilanciamento tra sicurezza e libertà di informazione. L'uso di tecnologie di sorveglianza avanzate richiede un controllo rigoroso e una costante attenzione al rispetto dei diritti fondamentali, al fine di evitare abusi e garantire il corretto funzionamento dello Stato di diritto. L'opinione pubblica attende ora ulteriori dettagli e approfondimenti per avere una comprensione completa della vicenda.
Il caso Paragon, che già da settimane è al centro del dibattito pubblico, continua ad alimentare il confronto sulla necessità di regolamentare con maggiore precisione l'utilizzo delle intercettazioni e di garantire una maggiore trasparenza sull'operato delle forze dell'ordine. Il sito del Governo Italiano offre informazioni sulle normative in materia.
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