Vaccini anti-Covid: il sindaco di Codogno Passerini esprime rammarico per i ritardi

Il Sindaco di Codogno ricorda il primo lockdown: "Una decisione dolorosa, ma giusta"

Codogno, 24 Febbraio 2024 - A cinque anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19, il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, della Lega, torna su quei giorni drammatici che hanno segnato la storia d'Italia e del suo comune. In un'intervista rilasciata oggi, Passerini ha ricordato il peso della decisione di firmare il primo decreto di lockdown nazionale, un provvedimento che ha avuto un impatto devastante sull'economia e sulla vita sociale del paese, ma che, a suo avviso, si è rivelato necessario.

Ricordo ancora la pesantezza di quella penna”, ha affermato il sindaco, “era una decisione senza precedenti, presa in un momento di grande incertezza e paura. Ogni firma era un peso enorme sulle spalle, ma sapevo che era la cosa giusta da fare per proteggere la salute dei cittadini”. Passerini ha poi aggiunto: "Magari fossero arrivati prima i vaccini a Codogno, avremmo potuto evitare tante sofferenze".

Le parole del sindaco arrivano in un momento particolare, a pochi giorni dalla scelta del centrodestra di annullare le multe comminate ai cittadini che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid. Una decisione che ha sollevato polemiche e che Passerini non commenta direttamente, ma che sembra in contraddizione con la sua ferma difesa dei vaccini, ribadita nell'intervista.

Passerini, infatti, non ha mai fatto mistero della sua posizione a favore della campagna vaccinale, sottolineando più volte l'importanza della prevenzione nella lotta alla pandemia. La sua testimonianza, oggi, a cinque anni di distanza, assume un valore ancora più significativo, offrendo un punto di vista privilegiato su uno degli eventi più importanti della storia recente del nostro Paese. La sua scelta, presa in un momento di grande incertezza, rappresenta un esempio di responsabilità e di coraggio politico che, anche alla luce degli eventi recenti, merita di essere ricordato.

L'esperienza di Codogno, primo focolaio italiano della pandemia, ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. La commemorazione di questo anniversario, e le dichiarazioni del sindaco Passerini, offrono l'occasione per riflettere sull'importanza della prevenzione e sulla necessità di affrontare le emergenze sanitarie con determinazione e responsabilità, e per ricordare le vittime di questa terribile pandemia.

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Istituto Superiore di Sanità

(20-02-2025 09:44)