Smentita Nordio: zero intercettazioni da parte della polizia penitenziaria nel 2024
Nordio smentisce intercettazioni della polizia penitenziaria nel 2024: "Nessuna persona coinvolta"
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha smentito categoricamente oggi la presenza di intercettazioni effettuate dalla polizia penitenziaria nel corso del 2024. In una dichiarazione rilasciata in seguito a voci circolate sui social media e in alcuni ambienti politici, Nordio ha affermato con fermezza: "Nessuna persona è stata intercettata dalla polizia penitenziaria nel 2024".
La dichiarazione del Ministro arriva in risposta ad alcune speculazioni che, negli ultimi giorni, avevano iniziato a circolare online. Queste voci, prive di fondamento secondo Nordio, avevano alimentato preoccupazioni riguardo a possibili violazioni della privacy e abusi di potere. Il Ministro ha sottolineato l'importanza della trasparenza e della legalità nell'operato delle forze dell'ordine, ribadendo il suo impegno a garantire il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini.
Nordio ha inoltre annunciato l'apertura di un'inchiesta interna per accertare l'origine delle voci infondate e individuare eventuali responsabili della loro diffusione. "È inaccettabile che si diffondano notizie false che possano creare allarme e confusione nella pubblica opinione", ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che "la magistratura sta operando con la massima trasparenza e nel rispetto delle leggi".
La smentita di Nordio dovrebbe mettere fine alle speculazioni, ma l'episodio solleva comunque importanti questioni relative alla diffusione di fake news e al loro impatto sulla fiducia nelle istituzioni. L'inchiesta interna, pertanto, assume un ruolo cruciale nel chiarire i fatti e nel prevenire future situazioni simili. L'auspicio è che questo episodio serva da monito per una maggiore responsabilità nella gestione e diffusione dell'informazione, soprattutto in un'epoca in cui i social media amplificano rapidamente qualsiasi notizia, vera o falsa che sia.
Il Ministero della Giustizia, intanto, ha pubblicato un comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web https://www.giustizia.it/ confermando le dichiarazioni del Ministro.
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