Le paure cinesi dopo il riavvicinamento tra Trump e la Russia
La Strategia di Washington: Dividere per Regnare? Le Ansie di Pechino di fronte all'Avvicinamento Russia-Usa
L'inaspettato avvicinamento tra Donald Trump e la Russia sta generando forti preoccupazioni a Pechino. Mentre alcuni analisti parlano di una "strategia Nixon al contrario", con gli Stati Uniti intenti a fomentare dissidi tra Mosca e Pechino, la realtà potrebbe essere ben diversa. La Cina teme infatti che, una volta mitigata la minaccia russa, Washington possa concentrare tutte le sue energie sulla sfida nel Indo-Pacifico, lasciando la Cina isolata e vulnerabile.
La visita di Trump in Florida, a Mar-a-Lago, ha segnato un momento cruciale. L'incontro con diversi esponenti del mondo politico russo, seppur informale, ha mandato un chiaro segnale: la Casa Bianca, pur mantenendo una posizione di fermezza nei confronti dell'aggressione russa in Ucraina, sembra intenzionata a riaprire un canale di dialogo con Mosca. Questo avvicinamento, percepito da Pechino come una possibile mossa strategica, non è visto con favore.
Xi Jinping e il suo governo sono consapevoli della potenza militare americana e della sua capacità di proiezione di forza nella regione indo-pacifica. Un rafforzamento della cooperazione tra Stati Uniti e Russia, pur se limitato ad alcuni settori, potrebbe liberare risorse e attenzione degli USA, rendendoli più incisivi nel contrasto alle ambizioni cinesi.
La Cina, infatti, sta investendo pesantemente nella sua potenza militare navale e nell'espansione della sua influenza regionale. Il timore è che un'alleanza meno tesa tra Stati Uniti e Russia possa creare un fronte unito, contrastando efficacemente le mire espansionistiche cinesi nel Mar Cinese Meridionale e in altre aree strategiche.
L'incertezza sulla reale portata dell'avvicinamento tra Trump e la Russia contribuisce ad alimentare le ansie di Pechino. Non è chiaro se si tratti di una strategia a lungo termine o di un semplice approccio pragmatico di breve respiro.
La situazione geopolitica è altamente complessa e volatile. La Cina dovrà adattare la sua strategia in base alle evoluzioni della situazione. L'ipotesi di un "asse" Washington-Mosca, anche se non esplicito, preoccupa notevolmente i vertici del PCC. Questo scenario infatti, potrebbe costringere la Cina ad intensificare gli sforzi diplomatici ed economici per contrastare una possibile alleanza occidentale più compatta e decisa.
In definitiva, la vera sfida per la Cina non è tanto la presunta "strategia Nixon al contrario", quanto la capacità degli Stati Uniti di riequilibrare le proprie risorse e concentrare la propria attenzione strategica sull'Indo-Pacifico. Questa prospettiva, indipendentemente dalle relazioni tra Stati Uniti e Russia, rappresenta una seria minaccia per gli obiettivi di espansione e influenza globale di Pechino.
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