Casa di Acerra ripulita prima dei rilievi dopo la tragedia della bimba uccisa dal pitbull

Acerra, tragedia del pitbull: familiari entrati nell'appartamento sequestrato prima del sopralluogo

Acerra, una tragedia che si infittisce. Dopo la morte della piccola vittima del morso di un pitbull, nuove ombre si addensano sull'indagine. Il legale del padre, Vincenzo Loffredo, indagato per omicidio colposo, ha rilasciato una dichiarazione che getta ulteriore luce sulla vicenda, sollevando interrogativi sulle procedure seguite dopo il tragico evento.

Secondo quanto dichiarato dall'avvocato, “Sono entrati la mamma della bambina, i nonni materni e paterni, la sorella e la cognata dell’indagato per prendere fotografie. Erano le 8 del mattino, non sapevano che l’appartamento fosse sotto sequestro”. Una rivelazione che mette in discussione la correttezza delle procedure di sequestro e la preservazione della scena del crimine. L'ingresso di numerose persone, prima dell'arrivo delle forze dell'ordine per il sopralluogo, potrebbe aver compromesso le indagini, alterando potenzialmente lo stato dei luoghi e la raccolta di prove fondamentali.

La dichiarazione dell'avvocato fa riferimento a un'azione di “ripulitura” dell'appartamento avvenuta prima del sopralluogo ufficiale. Questa circostanza aggrava ulteriormente la situazione, sollevando dubbi sulla volontà di occultare elementi importanti per l'inchiesta. Le autorità dovranno ora accertare la veridicità di queste affermazioni e valutare le eventuali conseguenze sul corso delle indagini. Si attendono sviluppi nelle prossime ore, con possibili interrogatori e approfondimenti sulle testimonianze fornite. La Procura di Nola sta lavorando senza sosta per ricostruire l'accaduto e far luce su ogni aspetto della vicenda, al fine di accertare le responsabilità e garantire giustizia alla piccola vittima e alla sua famiglia.

La gravità di quanto accaduto impone una riflessione sulla gestione delle indagini in casi simili, sottolineando l'importanza di una maggiore attenzione alle procedure di sequestro e alla preservazione dell'integrità della scena del crimine. L'accaduto a Acerra, purtroppo, evidenzia la necessità di una maggiore formazione e coordinamento tra le forze dell'ordine e le autorità giudiziarie per evitare che eventi simili si ripetano. L’episodio è destinato ad alimentare il dibattito sulla sicurezza e sulla responsabilità nella custodia degli animali pericolosi.

L'opinione pubblica attende con ansia gli sviluppi delle indagini, sperando che la verità possa essere accertata nel più breve tempo possibile e che si possa fare piena luce su questa tragica vicenda.

(20-02-2025 16:09)