Carminati torna in carcere: revoca dell'affidamento per Mafia Capitale

Mafia Capitale: Revoca dell’affidamento per Massimo Carminati, la difesa annuncia ricorso in Cassazione

Roma, - Un duro colpo per Massimo Carminati, ex esponente dei Nar, coinvolto nell'inchiesta Mafia Capitale. Il Tribunale di Sorveglianza ha revocato il suo affidamento in prova, decretando il suo immediato ritorno in carcere. La decisione, presa nelle ultime ore, si basa sulla mancata realizzazione del percorso di reinserimento sociale previsto dalla misura alternativa alla detenzione.

"Il Tribunale ha ritenuto che Carminati non abbia adeguatamente partecipato al percorso di reinserimento previsto dall'affidamento in prova", ha dichiarato il legale di Carminati, il cui nome è stato omesso per motivi di privacy, subito dopo la sentenza. La motivazione della revoca, puntualizza l'avvocato, si concentra sulla insufficiente dimostrazione di un effettivo impegno da parte del suo assistito nel processo di risocializzazione.

La difesa, fortemente contraria alla decisione del Tribunale, ha già annunciato il ricorso in Cassazione. "Consideriamo la sentenza ingiusta e priva di fondamento", ha dichiarato l'avvocato, sottolineando che "Carminati ha sempre collaborato con le autorità e ha dimostrato un sincero desiderio di riscatto". L'avvocato ha inoltre evidenziato alcune incongruenze nel processo che, a suo dire, hanno portato ad una valutazione distorta della situazione del suo assistito. Si attendono ora gli sviluppi del ricorso in Cassazione, che potrebbe ribaltare la decisione del Tribunale di Sorveglianza.

La vicenda di Carminati riapre il dibattito sull'efficacia delle misure alternative alla detenzione e sul complesso percorso di reinserimento sociale per chi ha commesso reati gravi. La questione solleva interrogativi cruciali sulla necessità di un'attenta valutazione di ogni singolo caso e sulla necessità di garantire un supporto adeguato a chi si impegna nel percorso di risocializzazione. L’opinione pubblica attende con interesse l'esito del ricorso in Cassazione e le possibili riflessioni che questa vicenda potrà generare sul sistema giudiziario italiano.

Il caso Carminati, legato all'inchiesta Mafia Capitale, continua ad alimentare il dibattito sulle strategie di contrasto alla criminalità organizzata e sui meccanismi di reinserimento sociale dei condannati. La sentenza del Tribunale mette in luce le difficoltà del percorso di riabilitazione e le sfide che lo Stato deve affrontare per garantire sicurezza e giustizia.

(20-02-2025 16:00)